Un nuovo sviluppo nel mistero che avvolge le sorti dell’ammiraglio russo, Viktor Sokolov, dichiarato morto dagli ucraini nell’attacco del 22 settembre a Sebastopoli, in Crimea. Secondo l’agenzia di stampa Ria Novosti, il comandante della Flotta del Mar Nero è apparso in un’intervista sul canale Zvezda del ministero della Difesa russo, affermando che i suoi subordinati stanno portando a termine con successo i compiti loro assegnati. Non si sa però quando sia stata resa l’intervista.
Ieri è stato diffuso un video dall’agenzia di stampa che mostrava una riunione al ministero della Difesa presieduta da Sergei Shoigu, alla quale era presente anche Sokolov. In seguito alla diffusione del video, gli ucraini hanno annunciato che avrebbero verificato la notizia sulla presunta morte del comandante della flotta russa del Mar Nero.
Nel video, un uomo che sembra essere Sokolov partecipa a una videoconferenza con Shoigu e altri comandanti militari russi. Sull’uniforme è presente il nome “Sokolov V.N.” e sullo schermo in cirillico sono presenti le iniziali della Flotta del Mar Nero, come sottolineato dalla Cnn. Tuttavia, non è possibile confermare che l’uomo nel video sia effettivamente Sokolov, né si conoscono la data e il luogo in cui sono state girate le immagini con l’ammiraglio.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha commentato il caso, affermando che il ministero della Difesa è responsabile e che non ci sono informazioni da comunicare. Anche la Casa Bianca, attraverso la portavoce Karine Jean-Pierre, non ha confermato né smentito la morte di Sokolov, dichiarando di essere a conoscenza del video ma di non avere nulla da confermare al momento.
Nel frattempo, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato gli Stati Uniti e la Gran Bretagna per l’attacco compiuto dall’Ucraina il 22 settembre a Sebastopoli. Durante un briefing, Zakharova ha affermato che non ci sono dubbi sul fatto che l’attacco sia stato pianificato in anticipo utilizzando risorse delle intelligence occidentali, attrezzature satellitari della Nato e aerei da ricognizione, e che sia stato effettuato su istigazione e in stretto coordinamento con i servizi segreti americani e britannici.
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