In un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, definisce l’ultima sentenza della Corte di Giustizia Europea come “un cambiamento epocale”. Criticando la posizione dominante di Uefa e Fifa, De Laurentiis sostiene che la sentenza ha rivelato un sistema che elargisce bonus in cambio di consenso. “Il calcio è un’impresa che ha bisogno di fatturati crescenti, e chi ha governato come monopolista non lo ha compreso”, afferma.
Secondo De Laurentiis, la sentenza crea un precedente di diritto, aprendo la porta a un cambio di paradigma nel mondo del calcio. Ammettendo che la Superlega è stata una mossa errata, il presidente del Napoli propone ora un ragionamento serio, coinvolgendo veri imprenditori attorno a un tavolo. “Il calcio è amministrato da persone anziane e prive di visione. È il momento di una nuova era”, sottolinea.
Karl Heinz Rummenigge, presidente del consiglio di gestione del Bayern Monaco, esprime la sua convinzione che la Superlega sia morta. In un’intervista al “Corriere della Sera”, Rummenigge afferma che nessun club tedesco, francese, inglese o italiano è disposto a farne parte. “Non sembra un torneo che possa danneggiare il calcio europeo”, sottolinea.
Il tecnico dell’Arsenal, Mikel Arteta, respinge l’idea della Superlega, affermando che i tifosi e la loro passione sono fondamentali per il gioco. In risposta alla sentenza della Corte UE, Arteta ribadisce l’amore del suo club per la Champions League e l’importanza di prendersi cura dei tifosi.
La nuova proposta di Superlega, che prevede un sistema di leghe con 64 squadre maschili e 32 femminili, promette promozioni e retrocessioni annuali, cercando di presentare un’alternativa che sia più accettata e inclusiva rispetto alla proposta originaria.
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