Niko Romito: l’alta cucina italiana premia la ricerca e l’innovazione gastronomica
Il mondo della gastronomia italiana sta vivendo un momento di forte evoluzione, grazie all’impegno di giovani cuochi che si dedicano alla ricerca e all’innovazione nella alta cucina. Niko Romito, celebre chef abruzzese e fondatore del ristorante Reale, ha recentemente parlato dell’importanza di un approccio culinario che unisce la tradizione con la modernità, durante la presentazione della guida Ristoranti d’Italia 2025 del Gambero Rosso, tenutasi al Teatro Eliseo di Roma.
Niko Romito ha posto l’accento sul potenziale della cucina innovativa e sul suo ruolo crescente nel panorama gastronomico. Secondo Romito, la nuova generazione di cuochi sta abbracciando una cucina che si distingue per la ricerca e la sperimentazione. L’uso di ingredienti freschi e naturali è al centro di questo movimento, con un’attenzione particolare verso la semplificazione e l’essenzialità: “Eliminare il superfluo per andare al cuore del sapore”, ha affermato.
Questa visione repose su una creatività utilitaristica, che valorizza i prodotti locali e le tradizioni italiane, ma reinterpretata attraverso un linguaggio del tutto nuovo. La capacità di trasformare ingredienti semplici in piatti avanguardistici è ciò che caratterizza l’alta cucina contemporanea, con la quale Romito e altri chef emergenti si stanno confrontando.
Il lavoro dello chef abruzzese ha ricevuto un significativo riconoscimento, vedendo il suo ristorante Reale guadagnare uno score di 97 centesimi nella guida del Gambero Rosso per il 2025. Romito, che per sette anni ha ottenuto il massimo punteggio di 96 centesimi, ha salutato questo nuovo traguardo come un’importante validazione del suo percorso culinario. “Siamo emersi con un approccio nuovo che si concentra sul vegetale”, ha detto, evidenziando l’importanza di una cucina che sappia coniugare avanguardismo e ospitalità.
Il punteggio massimo di eccellenza assegnato alla sala del Reale, guidata dalla sorella Cristiana Romito, segna un ulteriore passo avanti nella straordinaria missione della famiglia Romito di creare un’esperienza gastronomica completa, dalla colazione alla cena. “Il lavoro della sala è cruciale, e Cristiana ha dimostrato che silenzio ed eleganza possono costruire una squadra incredibile”, ha aggiunto.
Parlando della candidatura della cucina italiana a entrare nella lista Unesco, Romito ha condiviso la sua visione sulla reputazione internazionale della gastronomia italiana. Nonostante la sua immagine sia molto alta nel mondo, ha notato una certa semplificazione che riduce la varietà della cucina a pochi piatti stereotipati. “È fondamentale far conoscere una cucina regionale attualizzata, per rimuovere quegli stereotipi”, ha approfondito.
In un contesto sempre più globale, Romito ha sottolineato l’importanza di un lavoro continuo per valorizzare i diversi aspetti della cucina italiana. Espandere la presenza di questi valori oltre i confini nazionali può portare a una maggiore consapevolezza e apprezzamento del nostro modello gastronomico. La missione di Romito, quindi, si estende al di là del suo ristorante: rappresentare una nuova era della cucina italiana, dove tradizione e innovazione si fondono in una sinergia straordinaria.
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