Il Manchester City sembra attraversare una fase di profonda crisi, con risultati deludenti e sfide inaspettate nella stagione attuale. La previsione di Michael Owen rilasciata lo scorso agosto, quando affermò che il club non sarebbe sicuramente arrivato tra le prime quattro squadre del campionato, ora risuona come una verità ineluttabile. Mentre tutti si aspettavano un’altra stagione di successi da parte degli Sky Blues, l’ex campione sembra aver anticipato un crollo verticale che ha lasciato tutti increduli.
Il 16 agosto, durante l’estate, Michael Owen rilasciò dichiarazioni che oggi appaiono profetiche. In un contesto in cui il Manchester City era visto come il principale favorito per la vittoria, la sua affermazione sul fatto che la squadra “soffrirà” e potrebbe non raggiungere le prime posizioni è stata accolta con scetticismo. In quel momento, le previsioni più ottimistiche parlavano di successo continuo, ma Owen intuì che le cose avrebbero preso una piega diversa. Parole forti quelle dell’ex calciatore, che ora riecheggiano nel mondo del calcio e tra i tifosi disperati: “Il titolo è nelle mani del Manchester City, ma penso che quest’anno potrebbe inciampare.”
Oggi, il City fatica a riconnettersi con la sua identità vincente. I malumori nei confronti della squadra di Pep Guardiola sono palpabili, mentre si chiude un anno solare già compromesso. I fan si chiedono se la squadra riuscirà a risollevarsi e a sfuggire a una retrocessione che sembrava inconcepibile fino a poche settimane fa.
Owen ha indicato tre motivazioni principali dietro il declino del Manchester City. La prima riguarda la sensazione che il ciclo di Pep Guardiola sia giunto al termine. L’entusiasmo e la freschezza che avevano caratterizzato le vittorie passate sembrano ora evaporati, e il club sta vivendo un momento di stallo sul piano delle prestazioni. La seconda causa è legata ai problemi legali che circondano la società: le accuse in corso nel sistema giudiziario prendono un peso notevole, influenzando l’umore e la concentrazione dei giocatori. Un giudizio negativo potrebbe comportare ripercussioni gravissime, oltre a una penalizzazione che renderebbe difficile ogni ambizione. Terzo, Owen ha messo in evidenza la crescente competitività delle avversarie, in particolare di squadre come l’Arsenal e il Liverpool, che hanno saputo mostrare maggiore consistenza e determinazione.
Questi punti hanno contribuito a creare un’atmosfera di incertezza intorno al club, con effetti devastanti sulla performance in campo. Dopo anni di dominio, il City si trova ora ad affrontare un panorama calcistico sempre più difficile.
Il Manchester City ha vissuto un 2023 molto difficile, con statistiche che parlano chiaro: nelle ultime dodici partite, il club ha collezionato solo una vittoria, accompagnata da nove sconfitte e due pareggi. Ogni incontro si traduce in un’aspettativa frustrante e un segnale di un crollo che nessuno pensava potesse accadere. L’ultima sconfitta, contro l’Aston Villa in Premier League, ha amplificato l’angosciante momento.
Con la pressione che aumenta e le critiche inasprite, i punti in classifica continuano a scivolare via come sabbia tra le dita. Questa situazione critica ha evidenziato l’incapacità della squadra di trovare un gioco solido e una strategia vincente. È un cambiamento scioccante per i tifosi che hanno assistito a una storia di successi, ora offuscata da prestazioni ben al di sotto delle aspettative.
Osservando il futuro, ci si chiede come il City possa rimettere insieme i pezzi e se la guida di Pep Guardiola sia ancora sufficiente a riportare la squadra ai vertici. Con un campionato che si infiamma intensamente e rivali agguerriti, la sfida per il Manchester City sembra essere solo all’inizio.