L’attacco alla testimonianza del giovane testimone nel caso Saman Abbas
L’avvocato di Saqib, fidanzato di Saman Abbas, ha definito “inaccettabile” l’attacco dell’avvocato dello zio Danish Hasnain alla credibilità del fratello della giovane uccisa. Durante l’udienza in Corte di assise a Reggio Emilia, sono state messe in discussione le parole del 18enne che ha affermato di aver assistito alla scena del delitto.
Secondo l’avvocato Cataliotti, le condizioni di luce quella sera non avrebbero permesso al ragazzo di vedere a quella distanza. Tuttavia, l’avvocato Iannuccelli ha sottolineato che le luci della casa erano accese e la porta era aperta quando il ragazzo si trovava sulla porta di casa. Pertanto, c’era una fonte luminosa sufficiente per consentirgli di vedere chiaramente Danish che uccideva Saman, il volto dei suoi cugini e i genitori che osservavano immobili. Secondo Iannuccelli, non ha senso effettuare prove notturne “con la luna”, come sostengono gli altri avvocati, se le luci di casa erano spente.
La testimonianza del giovane testimone è fondamentale per far luce sulla tragica morte di Saman Abbas. La difesa dello zio Danish sta cercando di mettere in dubbio la sua credibilità, ma l’avvocato di Saqib respinge queste accuse, sottolineando che il ragazzo aveva una buona visuale della scena del delitto grazie alle luci accese nella casa. Sarà compito della Corte valutare attentamente le prove e le testimonianze per giungere a una conclusione giusta e imparziale.