Negli ultimi anni, la cocaina rosa ha guadagnato attenzione nei circuiti giovanili italiani, nonostante la sua apparente innocuità cromatica. Questa sostanza, differente dalla tradizionale cocaina ricavata dalle foglie di coca, è in realtà una miscela alterata di sostanze sintetiche tra cui MDMA e ketamina. La sua popolarità è in crescita, soprattutto tra i giovani delle aree più agiate della capitale, rivelando un trend preoccupante per la salute pubblica. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche della cocaina rosa, i suoi effetti e i rischi associati al suo consumo.
Caratteristiche della cocaina rosa
La cocaina rosa, conosciuta anche con il nome di “tucibi“, è una sostanza psicoattiva che ha visto un aumento del suo utilizzo, specialmente tra i giovani di Roma. Il colore pastello ha contribuito a creare un’immagine meno minacciosa rispetto alla cocaina tradizionale, frapponendo un velo di inganno sulla sua reale pericolosità. In effetti, la cocaina rosa è composta da una miscela di sostanze sintetiche che includono, oltre alla ketamina, anche polveri di MDMA. Ultimamente, le indagini della polizia hanno messo in luce un fiorente mercato di spaccio concentrato in quartieri ricchi come Parioli e Salario-Trieste, coinvolgendo anche un numero considerevole di minorenni tra i suoi consumatori.
Questa nuova sostanza, sebbene in circolazione da breve tempo in Europa, ha origine in America Latina, dove è stata utilizzata per pratiche ricreative. Tuttavia, i rapporti sull’uso di droghe in Europa, come quello dell’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze , segnalano un trend crescente e preoccupante riguardo alla presenza della cocaina rosa nei mercati di sostanze stupefacenti. Con l’avanzare di questa moda, aumenta il numero di giovani ignari dei componenti e degli effetti collaterali della sostanza.
Effetti e rischi del consumo di cocaina rosa
La cocaina rosa presenta un profilo di effetti che può variare da persona a persona. Generalmente, i consumatori riportano sensazioni di euforia, maggiore energia e un impulso a socializzare. Gli effetti possono raggiungere il picco entro 1-3 ore dall’assunzione e durare da 4 a 8 ore. Tuttavia, gli esperti mettono in guardia sulle conseguenze debilitanti dell’uso di questa sostanza. Gli effetti del consumo possono includere allucinazioni, nausea, agitazione e ipertermia, nonché convulsioni e disturbi gravi, come la sindrome da delirio eccitatorio che può risultare fatale.
Il consumo cronico di cocaina rosa può avere effetti devastanti sulla salute a lungo termine, provocando danni cardiovascolari e cognitivi significativi, compromettendo la memoria, l’umore e la salute mentale in generale. Le sostanze presenti nella cocaina rosa sono ancora oggetto di studio e non tutti i consumatori sono consapevoli della loro composizione, rendendola una sostanza imprevedibile e potenzialmente letale.
Il mercato e la percezione della cocaina rosa
Secondo gli esperti del settore, tra cui psichiatri e specializzati nelle addiction, la cocaina rosa rappresenta un fenomeno destinato a durare. Il suo prezzo elevato e l’immagine associata a uno stile di vita lussuoso contribuiscono a renderla attraente per una fascia di giovani benestanti. Tuttavia, Riccardo Gatti, medico specialista in psichiatria, sottolinea come l’uso di questa sostanza sia sempre legato a un’incertezza per quanto riguarda le sue componenti chimiche. In effetti, il fenomeno della cocaina rosa è emblema di come il marketing sofisticato di sostanze sintetiche possa ingannare i consumatori, presentando prodotti potenzialmente tossici come esperienze piacevoli o inoffensive.
La comunità medica è allarmata dall’idea che l’industria della droga sia in continua evoluzione, proponendo nuove miscele sempre più potenti, spesso non testate sugli esseri umani. L’eco di questo trend rappresenta una sfida significativa per i servizi di salute pubblica e richiede un’informazione chiara e attenta per affrontare le crescite di consumo e il problema delle sostanze sintetiche. Queste miscele rendono il mercato delle droghe più complesso, lasciando i consumatori e anche i venditori in una situazione di vulnerabilità e confusione, alimentando un ciclo potenzialmente pericoloso di uso e abuso.