Kyoto, la storica capitale del Giappone, ha annunciato un significativo aumento della tassa di soggiorno per gli alberghi e altre strutture ricettive. Questo incremento, che mira a contrastare la crescita esponenziale delle presenze turistiche, raggiungerà fino a 10.000 yen, l’equivalente di poco più di 60 euro a persona per notte. La decisione segue un trend di aumento delle visitazioni, con l’intento di garantire una gestione più sostenibile del turismo nella città. L’implementazione di questo nuovo sistema avverrà a marzo 2026, introducendo un cambiamento radicale rispetto all’attuale limite di 1.000 yen.
L’aumento della tassa di soggiorno di Kyoto rappresenta il più alto incremento tra i comuni giapponesi che adottano tariffe fisse. Secondo il ministero degli Affari Interni, questo passo è stato adottato per affrontare le sfide rappresentate dall’afflusso di turisti che ha caratterizzato gli ultimi anni. La nuova struttura tariffaria sarà suddivisa in cinque livelli. Per i soggiorni che costano meno di 20.000 yen a notte, la tassa sarà di 200 yen, mentre per quelli che superano i 100.000 yen, la tassa massima raggiungerà i 10.000 yen. La ristrutturazione della tassa di soggiorno prevede quindi un sistema più graduale che si allinea al costo del soggiorno.
Questa revisione non è soltanto un modo per aumentare le entrate comunali, ma è anche un tentativo di bilanciare le esigenze del turismo con il benessere della comunità locale. Si stima che il nuovo sistema potrebbe generare entrate per la municipalità intorno ai 12,6 miliardi di yen, un incremento significativo rispetto agli attuali 5,2 miliardi dell’anno fiscale 2023.
Kyoto, nota come “la città dei mille templi”, ha visto un aumento senza precedenti del turismo, soprattutto dopo l’allentamento delle restrizioni sui viaggi internazionali. Questa crescita radicale ha portato a una sovra-capacità di accoglienza, suscitando preoccupazioni riguardo agli effetti di massa che il turismo può avere sulla cultura e sull’ambiente locale. Il sindaco Koji Matsui ha sottolineato l’importanza di investire in misure di prevenzione dei disastri, sottolineando che l’aumento delle tasse è un passo fondamentale per garantire la sicurezza sia dei turisti che dei cittadini locali.
Matsui ha spiegato che la ristrutturazione delle tariffe non è solo una questione economica, ma un passo necessario per gestire e ottimizzare l’impatto turistico sulla città. Con un numero crescente di visitatori annuali, Kyoto sta cercando di mantenere la sua autenticità culturale e il suo patrimonio, evitando che il turismo massificato comprometta la qualità della vita per i residenti.
L’incremento della tassa di soggiorno a Kyoto rappresenta un passo audace nella gestione del turismo, destinato a mitigare le pressioni derivanti dall’afflusso turistico senza precedenti. Mentre i viaggiatori possono dover affrontare spese aggiuntive, la municipalità intende utilizzare le nuove entrate per migliorare le infrastrutture e i servizi destinati sia ai visitatori che ai residenti. Con questo cambiamento, Kyoto si propone di trasformare la sua offerta turistica, puntando a un equilibrio tra accoglienza e sostenibilità.