La biografia di Henry Kissinger è segnata da un’ombra inquietante legata alle vicende politiche dell’Italia degli anni ’70. In particolare, si parla dei suoi rapporti con Aldo Moro, il politico democristiano che cercava di promuovere una politica inclusiva coinvolgendo anche le forze socialiste e comuniste. Questo progetto politico era in linea con l’idea di “compromesso storico” propugnata da Enrico Berlinguer, allora segretario del Partito Comunista, dopo il golpe in Cile.
Il 25 settembre 1974, in qualità di ministro degli Esteri, Aldo Moro si recò negli Stati Uniti per incontrare Henry Kissinger, allora segretario di Stato americano. Durante l’incontro, Kissinger avvertì Moro in modo perentorio: “Onorevole, lei deve smettere di perseguire il suo piano politico di collaborazione tra tutte le forze del suo Paese. Se non smette, pagherà le conseguenze. Decida lei come vuole interpretare queste parole”. Questa minaccia assunse un tono sinistro dopo il sequestro e l’assassinio di Moro nel maggio 1978 ad opera delle Brigate Rosse. Da allora, sono state fatte molte speculazioni e teorie del complotto su questo episodio.
Corrado Guerzoni, portavoce di Aldo Moro, testimoniò in tribunale durante il processo ai terroristi delle Brigate Rosse. Raccontò di un colloquio avuto con Kissinger durante una cena ufficiale a Washington. Guerzoni rivelò che Kissinger gli disse che l’allargamento della maggioranza di governo italiana a tutti i partiti non era una strada praticabile per gli Stati Uniti. Anche Eleonora Chiavarelli, moglie di Aldo Moro, testimoniò in tribunale che suo marito aveva ricevuto serie minacce di morte prima del suo assassinio. Eleonora Moro confermò le stesse parole attribuite a Kissinger nella testimonianza di Guerzoni: “O tu smetti con la tua linea politica o pagherai un prezzo molto alto”. Kissinger ha sempre smentito questa versione dei fatti.
Articolo basato su: https://www.repubblica.it/politica/2021/10/29/news/aldo_moro_kissinger-324328106/
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