Kevin Lasagna, attaccante del Bari, ha iniziato la sua stagione con risultati promettenti e tanti ricordi da condividere. Dalla favola del Carpi alla sfida in Turchia, Lasagna ha vissuto una carriera ricca di alti e bassi, ma anche di importanti soddisfazioni, come le convocazioni in Nazionale. La sua recente intervista offre uno spaccato della sua vita calcistica, mettendo in luce le sue ambizioni e le esperienze che lo hanno modellato come atleta.
inizio di stagione al bari: il nuovo capitolo
L’inizio di stagione di Kevin Lasagna a Bari sta lasciando il segno. Con il suo stile di gioco diretto e incisivo, ha già accumulato diversi gol, sorprendendo i tifosi con la sua capacità di colpire. Al terzo incontro al San Nicola, ha dipinto un quadro di questo nuovo capitolo, affermando che la squadra sta trovando la giusta sintonia e affiatamento. Con 4 gol in 17 presenze, l’attaccante evidenzia il suo desiderio di migliorare ulteriormente, sperando di contribuire in modo significativo al successo del Bari. “Mi auguro di realizzare il maggior numero di reti possibile, per me e, soprattutto, per la squadra,” ha dichiarato, mettendo in evidenza la sua dedizione al collettivo oltre che alle sue aspirazioni personali.
Lasagna ha anche espresso la sua contentezza riguardo al gruppo trovato al Bari, che, dopo una stagione non positiva, ha iniziato quest’anno con motivazione e successo. Questa compattezza è fondamentale in un ambiente competitivo come quello della Serie B, dove ogni punto può fare la differenza.
l’esperienza in turchia: sfide e insegnamenti
Un capitolo della carriera di Lasagna che non può essere trascurato è quello della sua esperienza in Turchia con il Fatih Karagümrük. È stato un viaggio complesso, caratterizzato da sfide sia personali che professionali. “Ho affrontato delle difficoltà a livello affettivo, poiché ero lontano dalla mia famiglia,” ha dichiarato Lasagna, condividendo un aspetto più umano della vita di un calciatore. Il contrasto con la cultura calcistica turca lo ha segnato: un clima più leggero e meno pressante ha reso la sua esperienza meno gratificante a livello professionale. “Il calcio è vissuto in modo diverso rispetto all’Italia. Qui, dopo una sconfitta, ci si aspetta sempre di discutere e analizzare, mentre in Turchia ho percepito un approccio più sereno,” ha spiegato.
Questo cambio di mentalità ha influito anche sulla sua performance in campo, poiché la mancanza di quel senso di urgenza e serietà richiesto in momenti di difficoltà ha costituito una sfida. Sebbene il campionato turco possieda un buon livello di competitività , il periodo vissuto da Lasagna non è stato all’altezza delle sue aspettative professionali.
ricordi del carpi: la favola che ha cambiato tutto
Lasagna è salito alla ribalta con la sua incredibile avventura al Carpi, dove ha vissuto tre anni di pura emozione. “Il passaggio dalla Serie D alla A è stato un salto straordinario,” ha ricordato, raccontando come quella squadra abbia creato un solido legame tra i giocatori. “Abbiamo vinto il campionato grazie a un gruppo coeso che ha sempre creduto nei propri mezzi,” ha continuato. Le sue parole rivelano un forte senso di appartenenza e gratitudine verso quel periodo, una fondazione importante per la sua carriera. In particolare, ricorda con affetto il primo gol a San Siro contro l’Inter: “È stata una realizzazione di un sogno, giocare e segnare in uno stadio così iconico.”
Il legame con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli è un altro punto cruciale della sua carriera. Giuntoli ha avuto il coraggio di puntare su di lui al Carpi, un gesto che Lasagna ha definito determinante per il suo percorso. “Siamo rimasti in contatto e ogni tanto ci scambiamo qualche battuta, ma non ci siamo più sentiti in modo approfondito,” ha aggiunto, sottolineando la vastità della sua carriera ora.
nazionali e sogni futuri: il percorso di un calciatore
La maglia della Nazionale rappresenta per Lasagna un traguardo che ogni calciatore sogna di raggiungere. Con esperienze significative in azzurro, ha contribuito anche durante momenti decisivi, come l’assist a Biraghi, che ha giocato un ruolo cruciale per evitare la retrocessione dell’Italia. “Quando indossi quella maglia, è un momento indimenticabile. È la massima aspirazione per un giocatore, un sogno che si avvera,” ha dichiarato con orgoglio.
Nel suo periodo all’Udinese, ha raggiunto il picco della sua carriera con 14 reti in Serie A. Questo successo lo ha portato a riflettere sull’importanza di mantenere la concentrazione sulle prestazioni piuttosto che sulle voci di mercato. “L’idea di trasferirsi altrove non mi ha mai distratto. Ho sempre lavorato per la mia squadra e il mio percorso,” ha detto, mostrando la sua determinazione.
Nel futuro, Lasagna punta a portare il Bari ai vertici del campionato. “Abbiamo tutte le potenzialità per fare bene e voglio contribuire il più possibile al nostro successo. Ogni gol realizzato, ogni vittoria, è un passo verso un obiettivo che ci accomuna,” ha concluso tastando il polso a un ambiente che sembra pronto a sognare in grande.