Javier Cercas indaga l’aldilà nel suo viaggio con Papa Francesco in Mongolia

incontro tra il vaticano e l’autore spagnolo javier cercas per il libro sul viaggio di papa francesco in mongolia e riflessioni sul cristianesimo contemporaneo
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Javier Cercas esplora l'aldilà e la spiritualità nel suo viaggio in Mongolia con Papa Francesco nel 2025

Il Vaticano e Javier Cercas: Un incontro inaspettato

Il Vaticano ha accolto un autore spagnolo non credente, Javier Cercas, offrendogli l’opportunità di narrare il viaggio di Papa Francesco in Mongolia. Da questo incontro è nato “Il folle di Dio alla fine del mondo”, il nuovo libro di Cercas, pubblicato simultaneamente in Italia, Spagna e America Latina. L’autore, già noto per “Soldati di Salamina”, ha presentato la sua opera durante le Anteprime del Festival Internazionale di Letterature a Roma, un evento che anticipa il festival principale previsto per luglio al Palatino.

La proposta inaspettata

Durante il Salone del Libro di Torino, Cercas ha raccontato il suo stupore per la proposta ricevuta da Lorenzo Fazzini, responsabile della Libreria Editrice Vaticana. “La prima cosa che ho chiesto è stata: ‘Sapete che sono pericoloso? Sono cattolico di cultura, ma ateo e anticlericale. D’altronde, anche il Papa lo è'”, ha dichiarato. Nonostante la sorpresa iniziale, Cercas ha riconosciuto che si trattava di un’opportunità unica. “Il risultato è un libro molto folle, molto strano”, ha spiegato, descrivendo un’opera che mescola generi diversi, dal saggio alla cronaca, fino al giallo. “Tutti i miei libri contengono enigmi e qualcuno cerca di risolverli”.

Il mistero della resurrezione

Uno degli enigmi che Cercas desidera esplorare è quello che considera “il mistero fondamentale del cristianesimo”: la resurrezione della carne e la vita eterna. “Mia madre rivedrà mio padre dopo la morte?” è la domanda che più lo preoccupa e che rivolge a Francesco. La risposta, che giunge in modo sorprendente e quasi miracoloso, arriva alla fine del libro. “Il Papa ha scelto di chiamarsi come il santo di Assisi, il folle di Dio, e io, un folle senza Dio, lo seguo in Mongolia”, ha affermato, citando Ivan Karamazov: “Se Dio non esiste, tutto è permesso”.

Un cambiamento di prospettiva

Cercas ha chiarito di non aver ritrovato la fede. “No, e se fosse così non potrei dirlo, altrimenti non venderei una copia”, ha sorriso. Tuttavia, ha ammesso di essere cambiato e di aver modificato la sua visione del cristianesimo. Ha scoperto aspetti sorprendenti, come le opere dei missionari che, in Mongolia e in Africa, abbandonano tutto per aiutare gli altri, senza cercare di convertire, come richiesto da Papa Francesco. “Il Papa ha avviato una rivoluzione che punta a un ritorno al cristianesimo primordiale, radicale e non conservatore. Cristo era un uomo pericoloso e per questo è stato crocifisso”, ha commentato.

Il contesto della rivoluzione di Francesco

Tuttavia, il pontefice non sta perseguendo questo obiettivo senza considerare il contesto. “Francesco è un uomo complesso, un uomo di potere, che ha avuto un’idea e ha fatto tutto il possibile per realizzarla. Non ha raggiunto tutto ciò che si era prefissato, pur avendo la possibilità, perché la Chiesa è una monarchia assoluta. Ha ascoltato la Chiesa e ha capito che non era pronta”, ha spiegato Cercas.

Le anteprime del Festival Letterature 2025

Le Anteprime del Festival Letterature 2025 rappresentano una novità, con incontri distribuiti in vari luoghi della città prima delle serate estive al Palatino, programmate per l’8, 9, 11, 13, 15 e 16 luglio. Quest’anno, il tema è “Ritorni”, un concetto letterario profondo, con l’Odissea di Omero come modello archetipico. Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura di Roma Capitale, ha sottolineato l’importanza di affrontare temi come razzismo e guerra, evidenziando la centralità della parola e della scrittura come strumenti di resistenza umana.

In questo contesto, il libro di Cercas si inserisce come un’opera che non solo esplora le domande esistenziali, ma invita anche a riflettere su un cristianesimo che cerca di tornare alle sue radici più autentiche.

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