Italo mette a disposizione treni gratuiti per chi aiuta a portare a casa i cani adottati

Viaggi gratuiti per i volontari che accompagnano gli animali adottati verso le loro nuove case: L’iniziativa è della compagnia Italo, sempre stata attenta ai bisogni dei nostri amici a quattro zampe.

La società già a febbraio aveva deciso di raddoppiare i posti dedicati ai cani sui suoi treni (4 o 5 a seconda della tipologia di convoglio rispetto ai 2 e ai 3 previsti in precedenza), e con la nuova partnership ha deciso di dare un supporto a Empethy, start-up campana nata da un’idea di Lorenza Silvestri Annamaria Barbaro che ha creato una piattaforma digitale per promuovere le adozioni consapevoli di cani e gatti.

La società è una piattaforma che funziona da motore di ricerca: inserendo regione e animale che si desidera adottare, mostra i risultati presenti nel database aggiornato sulla base dei dati inviati da associazioni, canili, rifugi e volontari.

Ogni animale ha la sua scheda dedicata che contiene tutti i dettagli e fornisce le indicazioni per mettersi in contatto con i riferimenti per l’adozione. Una volta stabilito un contatto, sempre tramite il sito viene organizzata una consulenza pre-affido per verificare che la persona che si è resa disponibile ad adottare.

È in una parte fondamentale del processo che si inserisce Italo: una volta superati i controlli pre-affido e ufficializzata l’adozione, i volontari che si occupano della staffetta possono chiedere a Italo di organizzare un viaggio in treno verso la destinazione, e la società si occupa di organizzarlo e fornire i biglietti gratuitamente.

Usufruire dell’iniziativa di Italo consente dunque di tenere traccia delle staffette e anche di evitare che il trasporto dei cani o dei gatti avvenga su strada, magari in condizioni che poco tengono in considerazione il benessere animale e potenzialmente rischiose: infatti i trasporti di cani di strada o di canile da Sud a Nord Italia vengono spesso organizzate sui social network e in molti furgoni si scoprono a volte animali stipati fino all’inverosimile, in pessime condizioni e anche senza documenti di viaggio.