Italia si mobilita contro l’antimicrobico resistenza: 21 milioni di dollari per nuovi antibiotici

L’Italia investe 21 milioni di dollari per sviluppare nuovi antibiotici, affrontando l’antimicrobico resistenza e promuovendo la ricerca attraverso incentivi pubblici e privati, durante il G7 Salute ad Ancona.
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La crescente preoccupazione per l’antimicrobico resistenza, definita una “minaccia silenziosa“, ha spinto l’Italia a prendere misure decisive. Durante la conferenza finale del G7 Salute ad Ancona, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato un investimento di 21 milioni di dollari nel prossimo triennio, finalizzato allo sviluppo di nuovi antibiotici. Questo impegno è parte della collaborazione con Carb-X, un’iniziativa globale non profit dedicata alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative contro la resistenza agli antibiotici. Un investimento significativo che segna un passo concreto nella lotta contro una delle crisi sanitarie più gravi della nostra epoca.

I dettagli dell’investimento italiano nella ricerca

All’interno della conferenza, il Ministro Schillaci ha spiegato che i fondi stanziati saranno destinati a incentivare la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibatterici, utilizzando un approccio che prevede incentivi “push” e “pull“. Gli incentivi “push” mirano a spingere gli investitori a destinare risorse alla ricerca mediante supporto pubblico, sia finanziario che tecnico. Questa strategia è fondamentale per garantire che le imprese siano motivate a investire in soluzioni terapeutiche innovative, soprattutto considerando la difficoltà di ottenere ritorni economici a breve termine in un settore così critico.

Il Ministro ha inoltre sottolineato l’importanza degli incentivi “pull“, che rende attraente il mercato per i privati, incentivandoli a investire nello sviluppo di nuovi farmaci. Questi meccanismi potrebbero comportare un ritorno finanziario per gli investitori, una volta che il farmaco viene approvato e immesso sul mercato. In questo ambito, l’Italia sta valutando l’uso di risorse provenienti da un fondo già esistente, a supporto di farmaci innovativi sia oncologici che non oncologici, per garantire che questa azione non penalizzi le altre finalità del fondo e non comporti ulteriori aggravi di spesa.

Le garanzie del nuovo fondo

Il nuovo fondo da 21 milioni di dollari offre diverse garanzie che puntano a supportare tutto il territorio nazionale. Tra queste, l’accesso immediato per tutte le Regioni e l’esenzione dal payback, un meccanismo di recupero dei costi sostenuti dalle aziende farmaceutiche nel caso di farmaci non giudicati efficaci. Questa esenzione rappresenta un vantaggio significativo per gli operatori del settore, e punta a stimolare un ambiente favorevole per la ricerca e produzione di nuovi antibiotici.

Il supporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco sarà cruciale per l’implementazione delle azioni previste. Inoltre, il Ministro ha dichiarato che è già in corso un lavoro per modificare la normativa congiuntamente alla legge di bilancio per il 2025. L’obiettivo è di creare un quadro normativo che favorisca l’innovazione e la sostenibilità del sistema sanitario italiano, rendendo le nuove terapie più accessibili e garantendo un’adeguata protezione degli investimenti nella ricerca.

Urgenza di azioni concrete

L’annuncio dell’Italia durante il G7 Salute rappresenta non solo un importante passo avanti nella lotta contro l’antimicrobico resistenza, ma anche un segnale forte agli altri Paesi del G7 e alla comunità internazionale. La resistenza agli antibiotici è un problema globale che richiede sforzi congiunti e cooperative tra i vari governi e i settori della salute. Schillaci ha ribadito l’impegno italiano a essere in prima linea nella sperimentazione e nell’implementazione di soluzioni innovative, evidenziando quanto la collaborazione sia fondamentale per affrontare l’alto rischio associato alla crescente resistenza alle terapie antibiotiche.

Con interventi così mirati e concreti, il governo italiano si pone come esempio nella lotta contro l’antimicrobico resistenza, un problema di salute pubblica allarmante che richiede un’azione immediata e coordinata.