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Italia fanalino di coda in Europa per uguaglianza di genere sul lavoro nel 2023: analisi dei dati Gei ed Egei del 24 novembre
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L’Italia ultima in Europa per uguaglianza di genere sul lavoro

L’Italia si trova in ultima posizione in Europa per l’uguaglianza di genere sul lavoro, secondo l’indice di uguaglianza di genere (GEI) del 2023 calcolato dall’European Institute for Gender Equality (EGEI). Questo indice valuta diversi indicatori relativi al divario di uguaglianza nelle diverse aree sociali, come lavoro, denaro, potere, salute, tempo e conoscenza. L’area più critica per il nostro Paese è quella dell’occupazione femminile, in cui si riscontrano notevoli discrepanze tra i generi, come le condizioni di lavoro e i salari. Puoi trovare maggiori informazioni sull’indice di uguaglianza di genere sul sito web dell’EGEI.

Incontro con l’onorevole Martina Semenzato per discutere dell’uguaglianza di genere

Per affrontare questa problematica, il 24 novembre si terrà un incontro presso l’Università telematica internazionale UNINETTUNO, organizzato dalla School of Gender Economics dell’ateneo. L’incontro vedrà la partecipazione dell’onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, insieme ad esperti e studenti. Saranno presenti anche Donatella Gimigliano, presidente di Women for Women against violence, e Teresa Manente, responsabile legale di Differenza Donna, oltre ad altre esperte del settore. Durante l’incontro si discuterà delle politiche da adottare per promuovere l’uguaglianza di genere e contrastare la violenza sulle donne.

L’importanza dell’educazione e delle politiche inclusive nel contrasto alla violenza di genere

Uno dei punti chiave per affrontare questa problematica è l’introduzione dell’educazione all’affettività e al rispetto nelle scuole, così come l’adozione di politiche sociali inclusive. Inoltre, l’educazione finanziaria femminile gioca un ruolo fondamentale nel contrasto alla violenza di genere. Azzurra Rinaldi, economista e direttrice della School of Gender Economics di UNINETTUNO, sottolinea l’importanza di coinvolgere le università e la società civile per aumentare la consapevolezza su questo tema. L’evento organizzato dall’ateneo è proprio un passo in questa direzione, offrendo uno spazio di discussione e sensibilizzazione sull’uguaglianza di genere e sulla violenza contro le donne.

Roma, inoltre, ha adottato le linee guida “Le città delle donne – Stati Generali delle donne” per promuovere una cultura di politiche inclusive e libere da discriminazioni e pregiudizi. La capitale italiana si impegna così a lottare contro le disuguaglianze di genere e la cultura patriarcale. Questo è solo uno dei tanti passi avanti necessari per raggiungere una reale uguaglianza di genere in Italia e in Europa.