L’Italia si posiziona tra i leader in Europa nel riciclo, grazie a un sistema industriale capace di generare valore. Un esempio chiave è la gestione degli Pneumatici Fuori Uso , che ha creato una filiera virtuosa per la raccolta, il trattamento e la trasformazione di questo materiale. Le applicazioni industriali delle materie prime seconde ottenute dal riciclo degli pneumatici sono molteplici, inclusi asfalti modificati e superfici per impianti sportivi.
Ecopneus: il motore del recupero degli pneumatici
Ecopneus è una delle realtà più attive in Italia nella raccolta e valorizzazione degli pneumatici a fine vita. Dal 2011, questa organizzazione ha raccolto oltre 2,8 milioni di tonnellate di Pfu, rispettando regolarmente gli obiettivi di legge e contribuendo all’innovazione tecnologica e allo sviluppo economico dell’intera filiera. Questo settore coinvolge un’ampia rete di aziende specializzate che operano in tutte le fasi del processo di riciclo, dalla raccolta alla produzione di nuovi materiali. Solo nel 2023, la gestione dei Pfu ha generato un valore economico complessivo di 44,4 milioni di euro, sostenendo l’occupazione in un ambito altamente specializzato.
Il riciclo rappresenta quindi non solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità economica. La diminuzione delle importazioni di materie prime vergini ha creato un risparmio stimato di circa 81 milioni di euro, dimostrando come un sistema integrato di riciclo possa essere un potente motore di competitività economica per il Paese.
Obiettivi di sviluppo e sfide nel riciclo
Ecopneus mira ad ampliare ulteriormente l’ecosistema del riciclo sostenendo crescita e innovazione tecnologica. L’obbiettivo è promuovere un sistema nazionale di gestione dei Pfu che sia basato su una visione industriale e coerente. Ciò include il rafforzamento del mercato delle materie prime seconde e il mantenimento di alti standard qualitativi, in linea con i criteri stabiliti dal decreto End of Waste .
Tuttavia, nel contesto attuale, la frammentazione delle azioni sul territorio rappresenta una minaccia al progresso verso una piena economia circolare per i Pfu. Questa divisione limita lo sviluppo di opportunità innovative nel settore. Ecopneus ha indicato il riciclo chimico tramite pirolisi come un esempio di tecnologia già affermata in diversi Paesi del Nord Europa, come la Svezia, ma ancora poco esplorata in Italia.
Collaborazione e sostenibilità : la visione di Ecopneus
Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Ecopneus, ha dichiarato la necessità di costruire una sinergia tra i vari attori del sistema per superare le attuali sfide. “La ricerca di una strategia condivisa è fondamentale per trasformare gli pneumatici usati in una risorsa strategica per lo sviluppo industriale e ambientale del Paese.” Ecopneus ha dunque richiesto un approccio coordinato per rafforzare il mercato delle materie prime seconde, rendendo la filiera più efficiente e meno frammentata.
La sfida all’orizzonte non è solo commerciale, ma anche ecologica. Nel 2023, le attività di recupero dei Pfu hanno determinato un risparmio significativo: sono state evitate 297 mila tonnellate di CO2 equivalente, ridotto il consumo di 1,2 milioni di metri cubi d’acqua e risparmiate 274 mila tonnellate di risorse minerali e fossili. Questi dati sottolineano l’importanza della filiera di riciclo, contribuendo a un futuro più sostenibile per il nostro Paese.