Situazione tesa dopo la tregua nella Striscia di Gaza
Dopo la fine della tregua nella Striscia di Gaza, il capo delle Forze di difesa israeliane, il tenente generale Herzi Halevi, ha dichiarato che Israele è pronto per la fase successiva della guerra contro Hamas. Durante un briefing con i vertici della sicurezza israeliana, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha confermato che i militari israeliani sono pronti a riprendere i combattimenti immediatamente. Nel frattempo, Israele sta facendo tutto il possibile per ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi trattenuti da Hamas dall’attacco del 7 ottobre.
Israele pronto a tornare a combattere
Il ministro del Gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, ha avvertito che Israele è pronto a riprendere la lotta in qualsiasi momento. Nonostante gli sforzi per ottenere un accordo per il rilascio degli ostaggi, Gantz ha dichiarato che Israele continuerà la guerra fino a quando i residenti delle comunità di confine evacuate potranno tornare in sicurezza alle loro case. Ha sottolineato che questa è la guerra più importante per Israele dalla guerra d’indipendenza del 1948 e che non daranno tregua ad Hamas.
Condizioni di Israele per l’estensione della tregua
Israele insiste sul rilascio di tutti i bambini e le donne tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza prima di discutere un’estensione dell’accordo. Un funzionario dell’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele conosce i nomi di tutti i bambini e le donne e non accetta l’idea che Hamas non sappia dove si trovino. Israele non accetterà un nuovo accordo che verrebbe violato allo stesso modo e non abbandonerà le 27 persone ancora trattenute. Hamas sarebbe disposto a prolungare il cessate il fuoco, ma è stata respinta l’ipotesi di un accordo di scambio di tutti gli ostaggi con tutti i detenuti palestinesi.
Ostaggi e vittime dei raid
Attualmente, ci sono 159 israeliani tenuti in ostaggio da Hamas e da altri gruppi a Gaza. Secondo l’ex ministro della Sanità di Hamas, Bassem Naim, 60 ostaggi sono stati uccisi durante i bombardamenti israeliani e sono ancora sotto le macerie. Naim ha anche menzionato le vittime tra donne e bambini a causa dei raid. La situazione rimane tesa e incerta, con Israele pronto a riprendere i combattimenti e Hamas che cerca di ottenere il rilascio degli ostaggi.
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