“Israele lancia un attacco totale a Gaza: analisi del piano militare e impatto sulle persone”

Nuova fase dell’operazione di terra: “Offensiva in tutte le aree, sarà potente come lo è stata finora”

Israele avvia una nuova fase dell’attacco nella Striscia di Gaza. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dato inizio a un’operazione di terra anche nel sud dell’enclave palestinese, riprendendo completamente le attività militari dopo la fine della tregua per la liberazione di alcuni ostaggi sequestrati da Hamas nell’attacco del 7 ottobre. Secondo le notizie provenienti da Israele, i veicoli blindati e i carri armati nella parte nord di Khan Younis hanno iniziato ad attaccare obiettivi di Hamas.

L’offensiva di terra si sta espandendo “in tutte le aree della Striscia di Gaza”, afferma il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari. In un raid aereo del 3 dicembre, inoltre, è stato ucciso un comandante di Hamas che “ha guidato i combattimenti nell’area di Shati” ed è stato coinvolto nel massacro del 7 ottobre.

Le Idf rendono noto che dall’inizio delle operazioni, quasi due mesi fa, sono stati effettuati diecimila raid aerei. “Dall’inizio dei combattimenti fino ad oggi, sono stati effettuati circa 10mila attacchi aerei sotto la direzione delle forze di terra. Le forze hanno distrutto cellule terroristiche, infrastrutture terroristiche, siti operativi, tunnel, depositi di armi e altro ancora”, affermano le Idf in una nota.

Ora, una nuova pagina. L’operazione di terra che l’esercito israeliano ha avviato nel sud di Gaza “non sarà meno potente” di quella condotta nel nord dell’enclave e “non avrà risultati inferiori”, dice il capo di Stato maggiore delle Idf, il generale Herzi Halevi, parlando alle truppe della Divisione Gaza, nel sud di Israele. Nelle ultime 24-48 ore “abbiamo ucciso comandanti di battaglione (di Hamas, ndr), comandanti di compagnia e molti agenti operativi”, dice Halevi, secondo cui “i comandanti di Hamas incontreranno le Idf ovunque”.

Caccia ai leader di Hamas anche in Turchia e Qatar

Israele non mira solo ai leader di Hamas che vivono a Gaza. “Elimineremo gli alti dirigenti di Hamas anche in Qatar e in Turchia”, dice il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, in una registrazione trasmessa dalla tv pubblica israeliana Kan. “Questa è la Monaco della nostra generazione”, aggiunge il numero 1 dell’intelligence per gli affari interni, riferendosi all’uccisione da parte del Mossad degli esponenti di Settembre Nero dopo la strage degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972.

Il Qatar accusa Israele: “Crimini di guerra”

L’offensiva viene aspramente criticata dal primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani. Doha, crocevia dei negoziati per la liberazione degli ostaggi prima della ripresa dell’attacco, invoca un’indagine “immediata, globale e imparziale” su quello che viene definito “crimini di guerra” commessi da Israele nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riporta al-Jazeera, il primo ministro afferma che il Qatar continuerà i suoi sforzi per facilitare un’altra tregua e raggiungere un cessate il fuoco permanente nell’enclave palestinese.

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