Il ruolo di William Burns nelle trattative tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi
Il direttore della Cia, William Burns, è diventato il principale negoziatore degli Stati Uniti nella crisi degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza da quasi due mesi. Il suo ruolo è stato sottolineato da tre fonti anonime che hanno rivelato che Burns ha raggiunto il Qatar per partecipare ad incontri riservati con i vertici dell’intelligence israeliana e il primo ministro del Qatar. Il suo obiettivo è quello di concordare un ampliamento della tregua tra Israele e Hamas. Burns è apprezzato dal presidente Joe Biden per la sua rete di contatti in Medio Oriente e la sua esperienza come ex ambasciatore americano a Mosca.
Burns è considerato una figura autorevole e rispettata, soprattutto all’interno del servizio di intelligence israeliano, il Mossad. Secondo una fonte citata dal Washington Post, “lo ascoltano e lo rispettano molto”. Il suo ruolo assume particolare importanza in questa crisi, considerando l’influenza del capo del Mossad, David Barnea, sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Gli osservatori hanno rivelato che ci sono anche altri attori coinvolti nelle trattative, come il ministro dell’intelligence israeliano, Gila Gamliel, e il ministro degli esteri, Eli Cohen. Tuttavia, è Barnea che ha l’autorità per parlare a nome del primo ministro. Il Washington Post sottolinea che il canale di comunicazione tra Burns e Barnea è stato attivato all’inizio del mese durante un incontro in Qatar, insieme al primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.
Burns sta spingendo affinché le trattative si estendano oltre il rilascio di donne e bambini, includendo anche uomini e personale militare. Sta anche cercando di concordare una pausa più lunga nei combattimenti, con la richiesta israeliana che Hamas rilasci almeno 10 persone per ogni giorno di pausa nella guerra. Inoltre, Burns sta lavorando per ottenere il rilascio immediato degli ostaggi americani detenuti da Hamas, che si stima siano otto o nove.
La missione di Burns è avvolta nel segreto, come confermato dall’intelligence agency in risposta alle richieste di conferma del Washington Post. Tuttavia, il suo ruolo centrale nelle trattative tra Israele e Hamas è indiscutibile. La sua esperienza e la sua rete di contatti in Medio Oriente lo rendono una figura chiave per cercare una soluzione pacifica a questa crisi degli ostaggi.