Durante il Question Time alla Camera dei Deputati, si è verificato un acceso confronto tra Antonio Tajani e Giuseppe Conte. Durante l’interrogazione del presidente del M5S, Conte ha chiesto di fermare l’invio di armi a Israele e ha criticato il governo definendolo “codardo” per l’astensione alla risoluzione ONU sulla tregua umanitaria del 27 ottobre. Tajani ha risposto con fermezza, sottolineando che non ci sono codardi nel governo e invitando Conte a utilizzare un linguaggio più appropriato per un ex presidente del Consiglio.
Tuttavia, al termine del Question Time, Conte ha preso nuovamente la parola per denunciare l’atteggiamento di Tajani. Ha accusato il ministro di aver violato il regolamento rivolgendosi a lui in modo alterato durante la risposta a un’altra domanda. Conte ha sottolineato che non ha problemi a confrontarsi con Tajani, ma ha evidenziato che questa violazione del regolamento altera le regole della Camera e la logica del contraddittorio.
Le sue parole hanno scatenato le proteste della maggioranza, ma Conte ha continuato a parlare. Ha rivolto un’osservazione ai colleghi della maggioranza, sottolineando che la questione riguarda anche loro, a meno che non pensino di essere sempre dalla parte della maggioranza. Ha poi concluso affermando che Tajani non ha compreso il suo quesito e gli ha attribuito intenzionalmente un appellativo che va oltre il giudizio politico, definendo il governo vigliacco.
Questo acceso confronto tra Tajani e Conte durante il Question Time ha evidenziato le tensioni politiche presenti in Aula e ha messo in luce le divergenze di opinione sulle questioni internazionali.