Israele non affretta l’operazione militare a Gaza, ma il futuro della campagna rimane incerto
L’analisi pubblicata dal sito di Haaretz, dal titolo “Israele non sta affrettando l’operazione militare a Gaza, ma il futuro della campagna rimane complesso”, sottolinea che Israele ha ottenuto risultati “impressionanti” nelle prime tre settimane di operazione. Il sostegno degli Stati Uniti è ancora “costante”, ma la situazione è in continua evoluzione.
Secondo l’analisi del giornalista Amos Harel, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno incontrato “meno resistenza del previsto” intorno a Gaza City e hanno inflitto “danni immensi” all’esercito di Hamas. Tuttavia, nonostante ciò, Hamas non si è arresa e la sua leadership sembra lontana dal farlo. Gli esperti concordano sul fatto che siamo ancora lontani da una svolta in questo senso.
Il ministro della Difesa Yoav Gallant e i vertici delle Idf vogliono continuare l’operazione a pieno ritmo, convinti che ulteriori colpi ad Hamas costringeranno il suo leader, Yahya Sinwar, a fare maggiori concessioni nei negoziati sugli ostaggi. Questo spiega anche il ritardo del governo Netanyahu nel concretizzare l’accordo sul rilascio degli ostaggi. Tuttavia, ci sono ancora ampie zone di Gaza City dove le Idf non hanno ancora operato sul terreno.
Gallant e gli ufficiali dell’esercito parlano apertamente della necessità di occuparsi anche della parte meridionale della Striscia di Gaza. Serve una svolta nell’efficacia dei raid contro la leadership di Hamas. Nel frattempo, Netanyahu deve fare i conti con le aspettative della popolazione, che vuole una sconfitta violenta di Hamas e lo sradicamento delle sue principali capacità. Non basterà annunciare un “duro colpo” inflitto a Hamas, come accaduto in passato.
Netanyahu ha anche rifiutato di discutere le possibili conclusioni delle ostilità e gli scenari sul giorno dopo a Gaza, sostenendo che non ci sarà spazio per l’Autorità Palestinese se Hamas verrà sconfitto. Questa posizione è in conflitto con le conclusioni degli esperti che si occupano della questione. La situazione rimane quindi complessa e il futuro della campagna resta incerto.