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“Iscrizioni elettorali a Pompei: scoperte durante gli ultimi scavi in una casa”(Pompei, iscrizioni elettorali all’interno di una casa: è quanto emerge da ultimi scavi)
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“Iscrizioni elettorali a Pompei: scoperte durante gli ultimi scavi in una casa”(Pompei, iscrizioni elettorali all’interno di una casa: è quanto emerge da ultimi scavi)

Le ultime scoperte archeologiche a Pompei rivelano che le iscrizioni elettorali non si limitavano solo alle facciate esterne degli edifici, ma erano presenti anche all’interno delle case. Questo è ciò che emerge dagli scavi recenti nell’area centrale dell’antica città. La scoperta è stata pubblicata nell’E-Journal degli Scavi di Pompei, la rivista scientifica online del Parco archeologico di Pompei.

Secondo gli studiosi, queste iscrizioni potrebbero indicare che all’interno delle case dei candidati e dei loro amici si organizzavano eventi e cene per promuovere la campagna elettorale. Le scritte invitano a votare Aulus Rustius Verus, un candidato per la carica di edile. Aulus Rustius Verus è una figura conosciuta nella storia di Pompei, che raggiunse la carica più alta della città insieme a Giulio Polibio negli anni Settanta del I sec. d.C.

La casa attualmente oggetto di scavo sembra appartenere a un sostenitore di Aulo Rustio, forse un suo liberto o un amico. Accanto alla casa si trova anche un panificio con un grande forno. Proprio vicino al forno, alcuni mesi fa, furono trovate tre vittime dell’eruzione, crollate a causa del solaio.

Secondo gli archeologi del Parco Archeologico, la presenza del panificio è molto significativa nella campagna elettorale di Pompei. Il “voto di scambio” era all’ordine del giorno e sembra che edili e fornai collaborassero per influenzare gli elettori. Aulus Rustius Verus potrebbe aver finanziato direttamente il panificio per scopi economici e politici.

Durante gli scavi sono stati anche trovati resti di un’offerta votiva sull’altare domestico della casa. Le analisi hanno rivelato che l’offerta era composta principalmente da fichi e datteri bruciati davanti all’altare. L’altare era dipinto e caratterizzato da due serpenti in stucco.

Il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha sottolineato che lo studio di questo contesto è un esempio di collaborazione interdisciplinare tra archeologi, archeobotanici, archeozoologi, archeoepigrafisti, restauratori e architetti. Inoltre, grazie all’E-Journal degli Scavi di Pompei, le nuove scoperte possono essere condivise in tempo reale secondo standard scientifici.

Questo progetto di trasparenza scientifica sta facendo di Pompei un modello internazionale di accessibilità dei dati archeologici grazie alle tecnologie digitali. Per Gabriel Zuchtriegel, il futuro dell’archeologia è proprio qui.