Secondo la bozza di decreto legislativo attuativo della delega fiscale approvato dal Consiglio dei ministri il 16 ottobre, dal 2024 i contribuenti con un reddito fino a 13mila euro non pagheranno l’Irpef. Questa no tax area allargata va oltre il reddito di 8.500 euro attualmente previsto. Inoltre, per i lavoratori con un reddito fino a 17mila euro l’Irpef sarà inferiore al 6%, mentre per quelli fino a 20mila euro sarà inferiore al 10%.
Dopo l’approvazione dei provvedimenti fiscali il 16 ottobre, le trattenute fiscali vengono rimodulate. Secondo il Testo unico delle imposte dirette, l’imposta lorda è determinata applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le aliquote per scaglioni di reddito. Dal 2024 ci saranno tre scaglioni: fino a 28mila euro si applicherà un’aliquota del 23%, fino a 50mila euro del 35% e oltre questo scaglione del 43%.
L’aliquota nominale può fuorviare rispetto all’effettivo prelievo Irpef che i sostituti di imposta devono applicare durante l’anno. L’imposta netta è determinata operando sull’imposta lorda e solo per alcuni contribuenti si applicano le detrazioni. I contribuenti che beneficiano delle detrazioni di imposta sono dipendenti e pensionati.
I contribuenti che rientrano in regimi speciali o forfettari di determinazione dell’imposta sono esclusi dalle detrazioni. Le detrazioni di imposta sono un modo per ridurre il carico fiscale previsto dalla legge. L’aliquota nominale serve solo a determinare l’Irpef lorda su ciascuno dei tre scaglioni.
Le detrazioni di imposta diminuiscono all’aumentare del reddito. Più il reddito cresce, meno sconti fiscali si ottengono, fino ad azzerarsi a partire da 50mila euro di reddito. Inoltre, è stato introdotto il trattamento integrativo del reddito, che spetta solo a coloro che sono fuori dalla no tax area e hanno un reddito di 15mila euro. Questo trattamento integrativo ha un importo di 1.200 euro all’anno.
Secondo il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, non ci saranno modifiche alle detrazioni previste. Le detrazioni rimarranno invariate e non saranno toccate dalla riforma fiscale.
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