Nell’ultimo match di campionato, l’Inter ha raggiunto il sesto successo consecutivo, riaccendendo la lotta per le prime posizioni in classifica. Tuttavia, l’attenzione di mister Simone Inzaghi è tornata sulla finale di Supercoppa persa contro il Milan. Il tecnico, visibilmente rammaricato, ha evidenziato un episodio chiave che, secondo lui, ha condizionato l’esito dell’incontro: un fallo su Asllani da parte di Alvaro Morata, non sanzionato dall’arbitro. Questo evento, a suo avviso, ha riaperto la partita, conducendo a una sconfitta dolorosa per il club nerazzurro.
Inter sempre in corsa: sesto successo di fila in campionato
La trasferta a Venezia ha rappresentato un momento positivo per l’Inter, che ha conseguentemente consolidato la sua posizione in classifica. Il gol decisivo di Matteo Darmian ha permesso ai nerazzurri di mantenere il passo nell’alta quota del campionato, distanziando l’Atalanta, diretta concorrente. La vittoria ha brindato al morale della squadra, che esce dal match con fiducia. Tuttavia, il clima di festa è offuscato dai ricordi amari della finale di Supercoppa, un evento che ha lasciato cicatrici emotive.
Inzaghi ha scelto di esprimere le sue considerazioni post partita, sottolineando quel mix di emozioni negative e positive. Ha rivendicato non solo i risultati ottenuti, ma anche il modo in cui la squadra abbia dovuto affrontare critiche ingiuste e allusioni, legate a prestazioni individuali da cui Asllani è uscito parecchio danneggiato. Quest’ultimo, dopo il match di Supercoppa, è stato sotto il fuoco incrociato degli analisti e dei tifosi, una pressione pesante per un giovane calciatore in crescita.
L’episodio chiave: fallo non fischiato su Asllani
Il passaggio di Inzaghi sul fallo di Morata su Asllani ha scatenato un dibattito tra media e tifosi. Con una certa emozione, il tecnico ha commentato l’episodio in questione, sostenendo che il brutto colpo subito dal centrocampista abbia influito direttamente sulla dinamica della finale. Con l’Inter in vantaggio due a zero, l’episodio ha spostato gli equilibri a favore dei rossoneri, che hanno saputo rimontare e conquistare il trofeo in un finale di gara incredibile.
Inzaghi ha difeso l’albanese, affermando che è stato un colpo clamoroso e ingiustificato, sottolineando che non sarebbe accaduto se l’arbitro avesse per l’appunto preso la giusta decisione sul fallo. Il tecnico ha voluto ricordare che errori di questo tipo pesano inutilemente sulle spalle di un giocatore giovane e che ha tutto il potenziale per emergere nel campionato. La presenza del supporto della dirigenza e dei compagni di squadra è fondamentale per il suo sviluppo, considerando l’attenzione mediatica e le aspettative dei tifosi.
Le altre squadre della Supercoppa e il confronto con l’Inter
Inzaghi ha anche messo in risalto un aspetto che non può passare inosservato. Nella giornata di ritorno successiva alla Supercoppa, le altre tre squadre coinvolte—Milan, Atalanta e Juventus—non sono riuscite a vincere, registrando risultati deludenti. Questo fatto, secondo il mister, ha il potere di incidere sui giudizi riguardanti la squadra nerazzurra. L’Inter, unica tra le squadre della Supercoppa a vincere il suo incontro nella ventesima giornata, ha un valore simbolico che Inzaghi considera importante. Il contraccolpo emotivo dopo la finale ha reso necessaria una nuova motivazione per rialzarsi.
Le reazioni di stampa e pubblico, dopo risultati deludenti contro l’Inter, dimostrano come ci sia un’aspettativa particolarmente alta nei confronti dei nerazzurri. Ogni passo falso potrebbe far scattare vere e proprie cacce all’uomo, creando tensione nell’ambiente. Inzaghi ha chiuso il suo intervento con un chiaro messaggio: la squadra sta lavorando per tornare competitiva e valorizzare le prestazioni, esprimendo gratitudine verso l’affetto dei tifosi e la fiducia che i suoi ragazzi devono continuare a riporre nel proprio lavoro.