I giovani italiani diminuiscono e scelgono di emigrare
In Italia, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono poco più di 10 milioni, rappresentando il 17,5% della popolazione totale. Tuttavia, vent’anni fa erano oltre 13 milioni, corrispondenti al 23% della popolazione. Ciò significa che ci sono quasi 3 milioni di giovani in meno rispetto al passato. Secondo il 57° Rapporto del Censis, le previsioni per il futuro sono ancora più negative, poiché si stima che nel 2050 i giovani rappresenteranno solo poco più di 8 milioni, pari al 15,2% della popolazione totale.
Molti giovani italiani hanno deciso di lasciare il Paese, con il 75,4% di coloro che vivono in Italia che pensano di avere una vecchiaia più problematica rispetto ai loro genitori. Inoltre, il 57,3% degli italiani ritiene che le generazioni più giovani siano le più penalizzate.
L’Italia è diventata un paese di emigrazione, con 5,9 milioni di italiani che hanno scelto di vivere stabilmente all’estero, corrispondenti al 10,1% della popolazione residente. Negli ultimi 10 anni, questo numero è aumentato del 36,7%, con 1,6 milioni di persone in più che hanno lasciato il Paese. Ciò che colpisce è che gli italiani stanno lasciando il Paese in misura maggiore rispetto agli stranieri che arrivano in Italia (5 milioni di residenti stranieri). Inoltre, sempre più giovani scelgono di emigrare: nell’ultimo anno, il 44% delle iscrizioni all’Aire per espatrio riguardava giovani tra i 18 e i 34 anni, per un totale di 36.125 giovani che hanno deciso di cercare altrove la propria strada.
Le preoccupazioni dei giovani italiani
La maggioranza degli italiani riconosce che i giovani sono la generazione più penalizzata in questo momento. Il 57,3% degli italiani condivide questa opinione, mentre il 30,8% ritiene che siano soprattutto coloro che sono in età lavorativa a essere danneggiati e l’11,9% pensa che siano gli anziani a essere lasciati indietro.
Inoltre, il 75,4% dei giovani è consapevole che avrà una vecchiaia più problematica dal punto di vista economico rispetto ai propri genitori.
Cambiamenti nelle famiglie italiane
In Italia, ci sono complessivamente 25,3 milioni di famiglie. Le famiglie tradizionali, composte da una coppia con o senza figli, rappresentano il 52,4% del totale (rispetto al 60% nel 2009). Le famiglie con una coppia e figli rappresentano il 32,2% (8,1 milioni di famiglie), rispetto al 39% nel 2009.
Il numero dei matrimoni è in diminuzione, passando da 246.613 nel 2008 a soli 180.416 nel 2021. Attualmente, 1,6 milioni di famiglie (l’11,4% del totale) sono costituite da coppie non coniugate.
Inoltre, si prevede che gli anziani del futuro saranno sempre più soli, con un aumento delle famiglie senza figli. Il numero medio di componenti delle famiglie diminuirà da 2,31 nel 2023 a 2,15 nel 2040. Le coppie con figli diminuiranno fino a rappresentare solo il 25,8% nel 2040. Le famiglie unipersonali aumenteranno fino a raggiungere i 9,7 milioni (37% del totale), con quasi il 60% di queste famiglie costituite da anziani nel 2040. Le donne anziane saranno in maggioranza tra coloro che vivono da sole, con il 71,7% delle donne che vivono da sole che avranno più di 64 anni nel 2040, rispetto al 40,4% degli uomini anziani che vivono da soli.
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