Arabia Saudita si apre al calcio internazionale: Intervista esclusiva con Massimo Moratti di Massimiliano Vitelli
Parlare con Massimo Moratti è sempre un grande piacere. Uomo di grande cultura e dalle maniere d’altri tempi, l’ex-patron dell’Inter è uno degli ultimi gentleman di un Paese sempre più arrogante, superficiale e distratto sulle tematiche importanti.
Massimo Moratti mi ha onorato scrivendo la prefazione del mio libro “Essere José Mourinho,” e quando mi ha invitato nel suo ufficio, a un passo dal Duomo di Milano, ho avuto la possibilità di apprezzare non solo il garbo ma anche l’intelligenza e la visione lungimirante di chi capisce come va il mondo prima di tanti altri.
Presidente, cosa pensa del tentativo dell’Arabia Saudita di conquistare il calcio internazionale?
“Quello che è accaduto questa estate merita una riflessione. Portare Cristiano Ronaldo in Saudi Pro League era solo il primo passo, lo abbiamo capito nella scorsa sessione di mercato, quando tanti calciatori sono andati a giocare in Arabia Saudita. La grande novità rispetto ai tentativi passati, come ad esempio quello cinese, è che stavolta non sono solo giocatori a fine carriera, ma anche campioni in piena attività.”
“Dietro al calcio, comunque, c’è molto altro. Il progetto dell’Arabia Saudita è enorme, e lo sport ne è solamente una piccola parte. Da quello che vedo, mi sembra evidente che sia in atto un tentativo di occidentalizzarsi, di aprirsi al resto del pianeta. Questo è certamente molto interessante e potrebbe cambiare gli equilibri del mondo.”
A quelle latitudini i problemi, purtroppo, non mancano.
“Questo è vero. Infatti, occorre monitorare con molta attenzione la situazione geopolitica dell’area. Ci sono zone critiche che potrebbero alterare tante situazioni.”
Torniamo al calcio, domani sera c’è Inter-Roma.
“Sarà una grande partita. Mi aspetto una battaglia. L’Inter è certamente favorita, per me è nettamente la compagine più forte del campionato. Però, quest’anno, anche Mourinho ha una buona squadra, soprattutto perché può contare su Lukaku, un attaccante fortissimo.”
Per il belga sarà una gara complicata.
“Ho sentito che il pubblico dell’Inter lo contesterà. Credo però che questo non gli impedirà di fare la sua partita. In fondo, i giocatori che cambiano squadra sono abituati alle critiche. E a Lukaku dico: se sei un grande giocatore i fischi non devono condizionare il tuo rendimento in campo.”
Non ci sarà Mourinho, squalificato.
“Questo è un peccato. Io sto sempre dalla parte di Mourinho, ora è un po’ che non ci sentiamo, chissà, magari nei prossimi giorni avremo modo di fare due chiacchiere.”
Ci ha già detto che l’Inter è la sua favorita per lo scudetto, chi può insidiarla?
“Le solite. Il Milan e la Juventus su tutte, ma ripeto, Simone Inzaghi ha a disposizione la rosa più forte e completa del campionato.”
Cosa pensa dello scandalo scommesse?
“Non capisco davvero come ragazzi che hanno tutto possano andare a rovinarsi la vita con queste cose. Purtroppo, spesso si annoiano e stanno sempre col cellulare in mano, così la tentazione è più forte. Le pene che stanno prendendo mi sembrano giuste per ciò che hanno fatto, spero comunque che capiscano l’errore e che le loro storie possano essere d’esempio per gli altri.”
Quest’intervista esclusiva con Massimo Moratti offre uno sguardo privilegiato sull’espansione dell’Arabia Saudita nel mondo del calcio internazionale, sottolineando l’importanza di tenere d’occhio la situazione geopolitica nell’area. Moratti esprime la sua opinione sulla partita imminente tra Inter e Roma e condivide pensieri su temi calcistici e sociali di attualità. La sua voce autorevole aggiunge una prospettiva unica a queste importanti discussioni.
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