Indi Gregory, padre coraggioso: “Italia, la nostra ultima speranza, non staccate la spina ora”

Dean Gregory, padre di Indi, una bimba inglese di 8 mesi affetta da una grave malattia mitocondriale, ha espresso la sua speranza che l’Italia possa salvare sua figlia. In un’intervista a ‘Repubblica’, Dean ha parlato del caso che oggi potrebbe portare il giudice inglese Robert Peel a decidere di porre fine alla vita della piccola “per il suo miglior interesse”.

Dean e sua moglie Claire hanno impedito ai medici di staccare la spina giorni fa. Tuttavia, nonostante l’intervento dell’Italia e la concessione della cittadinanza italiana a Indi per il trasferimento al Bambino Gesù di Roma, potrebbe ancora essere presa la decisione di porre fine alla vita della bambina, attualmente ricoverata all’ospedale Queen Medical Center di Nottingham.

Nell’intervista, Dean, 37 anni, ha dichiarato di avere ancora speranza di salvare Indi, ma ha sottolineato che stanno vivendo momenti tragici. Il tribunale ha chiesto loro come desiderano far morire la loro figlia, se in ospedale, in un hospice o a casa. Dean e Claire hanno richiesto di portarla a casa e una revisione del protocollo delle cure palliative che potrebbero accelerare la sua morte. Tuttavia, il sistema sanitario e i tribunali britannici sembrano voler negare loro anche questo.

Quanto alla possibilità di un trasferimento in Italia, Dean ha affermato che è ancora un processo separato e che sono in corso trattative anche a livello politico. Non sanno ancora cosa riserverà il giudice.

Dean ha espresso la sua gratitudine all’Italia, alla premier Meloni e al popolo italiano per il loro sostegno. Ha anche rivelato di non aver ancora parlato con Meloni, ma sa che ha il suo numero di telefono. Ha criticato il sistema britannico, definendolo folle e impietoso, e ha dichiarato che non augura a nessuno di dover affrontare ciò che stanno passando lui e sua moglie.

Infine, Dean ha sottolineato che, sebbene siano consapevoli che Indi non può essere curata, ci sono casi di bambini americani con la stessa sindrome che sono ancora vivi a 9 anni. Con il giusto trattamento in Italia, anche Indi potrebbe vivere ancora mesi o forse anni.

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