La Procura di Roma ha avviato un’indagine per danneggiamento aggravato dall’odio razziale in seguito all’oltraggio di quattro pietre d’inciampo nella zona di Trastevere. L’episodio ha suscitato grande preoccupazione e la polizia ha trasmesso una prima informativa alla sede della Procura a piazzale Clodio. Il fascicolo è stato affidato ai magistrati dell’antiterrorismo, guidati dal procuratore Francesco Lo Voi.
Le pietre d’inciampo, installate per commemorare le vittime dell’Olocausto, sono state danneggiate in modo deliberato, sollevando sospetti di un possibile movente razzista. L’indagine mira a identificare i responsabili di questo atto di vandalismo e a stabilire se sia stato compiuto con l’intenzione di diffondere odio razziale.
Le pietre d’inciampo sono un simbolo importante per ricordare le vittime dell’Olocausto e il loro danneggiamento è stato considerato un gesto di profondo disprezzo verso la memoria storica. Le autorità stanno lavorando per individuare i colpevoli e assicurarli alla giustizia.
L’episodio ha suscitato indignazione e condanne da parte di politici, organizzazioni e cittadini. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha espresso la sua solidarietà alle comunità ebraiche e ha sottolineato l’importanza di combattere l’antisemitismo e ogni forma di odio.
L’indagine è ancora in corso e si spera che porti alla identificazione e al processo dei responsabili. Nel frattempo, la città di Roma si unisce nel condannare questo atto vile e nel riaffermare il suo impegno per la tutela della memoria storica e la lotta contro l’odio razziale.