Si terrà il 7 e 8 aprile 2025 il festival “La città delle Muse”, un evento che si preannuncia come un vivace laboratorio di idee e innovazione , ospitato nelle città di Chieti e Pescara . Questo festival, organizzato dall’ Università “d’Annunzio” , rappresenta non solo un’opportunità per mettere in luce le ricerche accademiche , ma anche un’importante occasione per coinvolgere la comunità locale in un dialogo attivo su temi sociali di grande rilevanza.
Attività per studenti e interazione con la comunità
Le mattinate di lunedì e martedì saranno dedicate agli studenti delle scuole e dell’ università , offrendo loro un’esperienza unica che fonde scienza , memoria e prospettive future . Attraverso nuovi linguaggi comunicativi , i partecipanti avranno la possibilità di esplorare l’interazione tra conoscenza tradizionale e le più recenti scoperte . Nel pomeriggio, i Dipartimenti dell’ateneo si sposteranno in alcuni dei luoghi storici più significativi di Chieti , come il Palazzo dei Veneziani e il Museo Universitario , per interagire con la società civile e illustrare l’importanza della ricerca .
Spettacoli al Teatro Marrucino
La giornata culminerà al Teatro Marrucino di Chieti , dove si svolgeranno due spettacoli gratuiti , previa prenotazione , incentrati sui temi della coesione sociale e dell’ inclusione . Il 7 aprile, il pubblico potrà assistere a “Voci di Donne nel tempo” con Anna Foglietta , mentre l’8 sarà la volta di “Diogene” con Stefano Fresi . Inoltre, la manifestazione sarà ufficialmente inaugurata il mattino del 7 con una lettura di Roberto Pedicini nell’ auditorium del rettorato .
Impegno dell’Università “d’Annunzio”
Il rettore dell’ Università “d’Annunzio” , Liborio Stuppia , ha messo in evidenza l’importanza di questa iniziativa, sottolineando come l’ateneo si apra sempre più al territorio . Grazie al finanziamento del Progetto “Assist Abruzzo” , sostenuto da Formez e Regione Abruzzo , e alla collaborazione con i Comuni di Chieti e Pescara , l’università si impegna a promuovere un dialogo costruttivo e a valorizzare il potenziale del territorio . Stuppia ha affermato che l’ateneo non si limita a occupare uno spazio, ma si preoccupa attivamente di coltivarlo, contribuendo a renderlo competitivo e attraente per studenti e ricercatori , sia italiani che stranieri.
Un’esperienza culturale unica
Con un programma ricco di eventi e attività, “La città delle Muse” si propone di essere un punto di incontro tra intelligenza artificiale e mitologia, unendo passato e futuro in un’esperienza culturale senza precedenti.