L’Arte nel Cuore porta in scena ‘La Locandiera’ per promuovere l’inclusione
A pochi giorni dalla Giornata internazionale per le persone con disabilità, L’Arte nel Cuore, un’accademia di spettacolo per ragazzi disabili e normodotati con sedi a Roma e Milano, si prepara a portare in scena ‘La Locandiera’. La regia dello spettacolo è affidata a Gabriele Guarino e le rappresentazioni si terranno all’Auditorium Santa Chiara di Roma dal 15 al 17 dicembre. L’anteprima si è svolta all’auditorium della Conciliazione in occasione della manifestazione ‘Natale di Solidarietà’.
L’obiettivo di L’Arte nel Cuore è promuovere l’inclusione attraverso la recitazione, facendo recitare insieme ragazzi disabili e normodotati. Daniela Alleruzzo, presidente dell’accademia, spiega che il loro sogno è organizzare una tournée per far conoscere e apprezzare il talento di questi ragazzi e abbattere le barriere del pregiudizio. “Solo così si promuove davvero l’inclusione lavorativa”, afferma.
Lo spettacolo ‘La Locandiera’ è una commedia del XVIII secolo che si ispira alla tradizione della Commedia dell’Arte. La storia è introdotta da una coppia di capocomici che scrivono il prologo come se fossero stati loro a comporlo. La protagonista è Mirandolina, interpretata da Emanuela Annini, un’attrice con la sindrome di Down. Sul palco, accanto a lei, c’è Alessandro Tiberi nel ruolo del Capitano di Ripafratta. Il personaggio del Capitano è scorbutico, misogino e scostante, ma Mirandolina riesce a sedurlo e a ridicolizzarlo pubblicamente. La storia mette in luce il potere delle donne nel vincere i pregiudizi e il pensiero maschilista.
Daniela Alleruzzo sottolinea che i ragazzi sono i protagonisti e gli interpreti di tutto ciò che fanno. “Non teniamo conto solo delle loro difficoltà ma soprattutto dei loro talenti”, afferma. ‘La Locandiera’ rappresenta una sfida per i ragazzi, che si cimentano con testi tecnicamente più complessi. Sul palco ci sono anche altri attori, tra cui Gabriele Guarino, Tiziano Donnici, Diego Melis, Giordano Capparucci, Ludovica Scandorza, Michela Cortani, Marta Alfani, Sara Nardulli e Lorenzo Salvatori.
Lo spettacolo offre spunti di riflessione sul ruolo delle donne nella società e sulle minoranze. L’arte diventa uno strumento per promuovere l’inclusione e abbattere le barriere. L’Arte nel Cuore dimostra che il talento dei ragazzi disabili può crescere e brillare ogni giorno di più.
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