In occasione dell’ottantesimo anniversario dalla nascita del celebre fotografo italiano Gabriele Basilico, il Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps apre al pubblico una mostra che celebra la sua straordinaria operosa durante gli anni. La rassegna, che si protrarrà fino al 23 febbraio 2025, è curata da Matteo Balduzzi e Giovanna Calvenzi, ed espone un’ampia selezione di opere e provini originali, offrendo una prospettiva ricca sulla visione artistica di Basilico, scomparso nel 2013.
La mostra ‘Gabriele Basilico. Roma‘ si configura come un omaggio che evidenzia il legame profondo tra il fotografo e la Capitale. La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, sotto la guida di Angelo Piero Cappello, ha voluto esprimere il proprio rispetto nei confronti di un maestro che ha saputo catturare l’essenza della città attraverso il suo obiettivo. Durante la conferenza stampa di presentazione, Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura con delega alla Fotografia, ha sottolineato come questa rassegna intenda mettere in luce il rigore e la poesia nello sguardo di Basilico, evidenziando l’importanza della fotografia come forma d’arte. È emerso così l’impegno del ministero nella promozione di misure e attività che favoriscano la diffusione della conoscenza fotografica e nel sostegno ai talenti emergenti.
Il percorso espositivo non si limita a presentare semplici immagini, ma articola un vero e proprio dialogo visivo tra la Roma contemporanea e la sua storicità. Angelo Piero Cappello ha descritto il lavoro di Basilico come una combinazione di romanticismo e pragmatismo, riflettendo la complessità della vita urbana. Attraverso la sua fotografia, il maestro ha saputo restituire un’immagine di Roma che va oltre il semplice scatto, creando un forte impatto emotivo e visivo. La mostra, in questo senso, rivela non solo l’estetica di Basilico, ma anche il suo profondo rispetto per la storia e l’identità della città.
La realizzazione della mostra è frutto di una stretta collaborazione tra il Museo Nazionale Romano, il Mufoco – Museo di Fotografia Contemporanea e l’Archivio Basilico. Questo lavoro di squadra ha permesso di presentare al pubblico le principali indagini fotografiche di Basilico con un approccio che intende rivelare la bellezza e l’unicità di Roma, facendo dialogare le opere con l’ambiente e l’architettura del Palazzo Altemps. Edith Gabrielli, Direttrice Generale delegata del Museo Nazionale Romano, ha espresso l’importanza dell’evento all’interno della storia culturale della città, sottolineando la centralità di Palazzo Altemps nel panorama artistico contemporaneo.
La mostra offre un’esperienza immersiva, articolata in due principali nuclei espositivi. La prima sala presenta opere fotografiche in dialogo diretto con l’esposizione permanente del museo, evidenziando temi che spaziano dall’architettura razionalista alle tracce del passato romano. La seconda sezione si concentra sull’archivio del fotografo, presentando una selezione di provini originali arricchiti da annotazioni personali, che rivelano il metodo di lavoro di Basilico e la sua capacità di raccontare la città attraverso uno sguardo attento e analitico.
La mostra non si limita a esporre opere storiche, ma analizza anche la Roma contemporanea, non trascurando le architetture innovative di nomi di spicco come Richard Meier e Renzo Piano. Balduzzi e Calvenzi, i curatori della rassegna, hanno espresso l’intento di realizzare un percorso che esprima una relazione tra la monumentalità architettonica e le nuove istanze visive. Le fotografie di Basilico, infatti, si confrontano con la ricchezza storica della città, rendendo omaggio alla sua architettura mentre al contempo ne esplorano la dimensione contemporanea.
A completamento dell’esposizione, è stata realizzata una pubblicazione bilingue in collaborazione con Electa. Questo volume, progettato da Cappello, Calvenzi e Balduzzi, offre approfondimenti critici e una documentazione iconografica dettagliata, arricchendo ulteriormente l’esperienza offerta dalla mostra. Con saggi di esperti nel campo della fotografia, la pubblicazione rappresenta una risorsa preziosa non solo per i visitatori della mostra, ma anche per gli appassionati e gli studiosi dell’opera di Basilico.