In che modo il Governo affronta il problema della violazione della disciplina scolastica e dei bulli in aula?

L'immagine ingrandita di una pagella in mostra all'evento" ITALIA 150: LA STORIA RACCONTATA DALLE PAGELLE" ANSA / UFFICIO STAMPA UNIVERSITA' FIRENZE +++HANDOUT - NO SALES- EDITORIAL USE ONLY+++

Il governo italiano ha approvato una serie di misure per contrastare la violenza nelle scuole e migliorare la valutazione del comportamento degli studenti. Una delle novità introdotte riguarda il voto in condotta, che sarà espresso in decimi e influirà sui crediti per l’esame di maturità. Ora, anche comportamenti che costituiscono gravi e ripetute violazioni del regolamento scolastico potranno portare all’assegnazione del 5, che comporta la bocciatura. Solo chi avrà un voto di condotta di 9 o 10 riceverà il massimo dei crediti per la maturità.

Rispetto alle sospensioni, invece, il nuovo provvedimento prevede che gli studenti sospesi siano coinvolti in attività scolastiche di riflessione e approfondimento sui comportamenti che hanno portato alla sospensione. Dopo un percorso di apprendimento, dovranno produrre un elaborato. Se la sospensione supera i 2 giorni, gli studenti dovranno svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. L’obiettivo di queste misure è promuovere una cultura del rispetto nelle scuole e rafforzare l’autorità dei docenti.

La riforma comprende anche cambiamenti negli istituti tecnici e professionali. Dal 2024/25 sarà avviata una sperimentazione del modello 4+2, che prevede percorsi quadriennali seguiti da due anni aggiuntivi presso le Its Academy. Sarà data più importanza alla formazione pratica “on-the-job”, e verrà introdotto il concetto di “campus tecnologico-professionale”, che coinvolgerà istituti tecnici e professionali in un percorso integrato con l’apporto di docenti ed esperti del mondo del lavoro. Questa riforma mira a fornire agli studenti un’istruzione tecnica e professionale di qualità che valorizzi le loro capacità e talenti, garantendo al contempo competitività al sistema produttivo italiano.

La premier Giorgia Meloni ha commentato che questa riforma era attesa dalla società italiana, in quanto riporta la cultura del rispetto nelle scuole e rafforza l’autorevolezza dei docenti. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato che l’istruzione tecnica e professionale diventerà finalmente un canale di serie A, offrendo agli studenti una formazione che valorizzi le loro potenzialità e sia spendibile nel mondo del lavoro.