Importante recupero di un registro antico fiorentino, risalente al XVIII secolo, per l’archivio statale

Restituito all’Archivio di Stato di Firenze un prezioso registro antico del XVIII secolo, contenente documenti storici della famiglia Mannelli, grazie all’intervento dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Importante recupero di un registro antico fiorentino, risalente al XVIII secolo, per l'archivio statale - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Un’importante operazione di recupero culturale ha avuto luogo a Firenze, dove è stato restituito un prezioso registro antico all’Archivio di Stato della città. Quest’opera, che risale alla fine del XVIII secolo, contiene copie di documenti fiorentini datati dal XV al XVII secolo e appartiene al fondo “Mannelli Galilei Riccardi“. La sua riemersione avviene dopo la sua assenza dall’inventario finale del 1946, ed è il risultato del meticoloso lavoro del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Il contenuto del registro e la sua importanza storica

Il registro ora restituito all’Archivio di Stato non è un semplice documento ma un vero e proprio tesoro storico. Esso include, oltre a copie di importanti atti storici, anche due fogli manoscritti in pergamena, i quali riportano un indice dei documenti relativi alla famiglia fiorentina Mannelli. Un elemento di particolare rilevanza è una supplica indirizzata a Cosimo I de’ Medici, in cui la famiglia implorava di non abbattere una loro torre durante i lavori di costruzione del Corridoio Vasariano.

Quest’atto non solo sottolinea l’importanza della famiglia Mannelli nella storia fiorentina, ma rappresenta anche un documento raro che offre uno spaccato dell’epoca e delle interazioni tra le famiglie nobili e il potere politico di quel tempo. La qualità del contenuto e il valore storico e artistico di questo registro lo rendono un bene culturalmente significativo, contribuendo a ripristinare una parte consistente della storia di Firenze.

L’operazione di recupero da parte dei Carabinieri

Il ritrovamento del registro è avvenuto grazie a un’attenta attività di monitoraggio condotta dai Carabinieri, che hanno notato la messa in vendita dell’opera sul mercato antiquario a un prezzo di circa 15 mila euro. Agendo sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Firenze, i Carabinieri hanno avviato un’indagine per ricostruire la storia del volume, dalla sua originaria collocazione all’ingresso nel mercato.

L’indagine ha preso avvio dal monitoraggio di un sito web, gestito da un rivenditore di libri antichi, che esponeva il registro in vendita. Le immagini pubblicate mostrano la copertina che riporta la scritta “Miscellanea” e un disegno di un’aquila. Questo ha attirato l’attenzione degli esperti, che hanno avviato ulteriori indagini. La cooperazione con altre autorità, come la Soprintendenza Archivistica della Toscana, ha permesso di raccogliere prove di associazione del registro con l’archivio “Mannelli Galilei Riccardi“.

Circostanze della vendita e documentazione di proprietà

Un aspetto significativo delle indagini ha rivelato che il registro in questione apparteneva a un privato che aveva dato mandato di vendita a un commerciante di antiquariato. Tuttavia, il venditore non è stato in grado di fornire prove della legittimità del possesso. Questo ha portato al sequestro del volume e alla sua riconsegna, dopo un’accurata analisi da parte di funzionari competenti, che hanno confermato la sua appartenenza al fondo originale.

Il volume non era solo un documento isolato ma una parte integrante di una collezione di scritti più ampia, realizzata con cura. Gli esperti hanno evidenziato che il suo stato di conservazione era eccellente, con copertina in piena pelle marocchino, ben decorata, confermando il valore storico e artistico del bene.

Ritorno del registro all’Archivio di Stato

Il ritorno del registro all’Archivio di Stato di Firenze rappresenta un importante passo verso il recupero della memoria storica della città. Questa restituzione non solo riempie una lacuna nell’archivio Mannelli Galilei Riccardi ma rappresenta anche un simbolico ritorno alle radici storiche fiorentine. L’importanza del registro è sottolineata da commenti ufficiali che esprimono soddisfazione per il recupero e la restituzione a fine pubblico.

Antonio Tarasco, direttore generale Archivi del Ministero della Cultura, ha evidenziato quanto sia cruciale il recupero di materiali che collegano il presente alla storia locale. La cooperazione tra diversi enti ha mostrato come sia possibile restituire alla collettività beni di inestimabile valore. Non solo rappresenta un miglioramento dell’archivio, ma stimola anche l’interesse per futuri studi e ricerche sulla storia di Firenze.

L’operazione di recupero si inserisce in un quadro più ampio di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale, dimostrando l’impegno delle istituzioni nel proteggere e tutelare la storia e la cultura locali.

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