Il welfare sociale tra innovazione e partenariato: le parole del sottosegretario Albano a Roma

L’attuale panorama del welfare in Italia si caratterizza per un crescente impegno da parte delle imprese profit, in particolare quelle che rivolgono la loro attenzione a modelli sostenibili di gestione, noti come ESG . Durante il “Global Welfare Summit” tenutosi a Villa Miani a Roma, Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha condiviso una riflessione significativa su come il welfare possa essere un elemento cruciale nella costruzione di un futuro migliore per le nuove generazioni e per le persone anziane. La discussione ha messo in luce il ruolo fondamentale di unione tra enti pubblici e privati, per affrontare le delicate questioni abitative del Paese.

Il ruolo delle imprese nel welfare sociale

Lucia Albano ha evidenziato come le imprese possano contribuire in modo sostanziale al welfare sociale attraverso iniziative e progetti mirati. La sottosegretaria ha sottolineato, in particolare, l’importanza del concetto di “investment sociale“. Questa ideazione di welfare implica che le aziende non solo perseguano un profitto economico, ma si impegnino anche in politiche che favoriscano il benessere collettivo. Albano ha rilevato come le collaborazioni tra il settore pubblico e quello privato possano trasformare l’ambito dell’abitare, rendendolo più accessibile per giovani e anziani, due categorie particolarmente vulnerabili in un contesto di crisi demografica.

Il summit si è rivelato un’importante piattaforma per promuovere discussioni su come realizzare una serie di modelli abitativi che possano rispondere alle esigenze del territorio. La creazione di una cabina di regia presso il Ministero dell’Economia rappresenta un passo significativo in questa direzione, creando sinergie tra istituzioni e privati nella valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.

La valorizzazione del patrimonio immobiliare

Al centro delle attuali politiche del Ministero dell’Economia vi è la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, un tema di cruciale importanza per affrontare il problema dell’abitare, in particolare considerata l’evoluzione della struttura sociale italiana. La sottosegretaria ha affermato che si sta lavorando attivamente per proporre nuovi modelli abitativi che possano affrontare le sfide demografiche del Paese. L’Italia si trova infatti di fronte a situazioni già evidenti, come l’inverno demografico e l’aumento della popolazione anziana, fenomeni che andranno a impattare significativamente nel tempo.

La ristrutturazione e la valorizzazione delle proprietà immobiliari pubbliche possono, secondo Albano, costituire una risposta diretta e necessaria alle esigenze abitative sempre più pressanti della popolazione. Inoltre, essa ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà che molti giovani incontrano oggi nell’accedere a un’abitazione, sottolineando l’importanza di creare politiche che possano facilitare l’ingresso nel mercato abitativo e superare i vincoli economici.

Misure economiche a sostegno dei giovani

Un importante aspetto della recente manovra economica riguarda l’implementazione di fringe benefit destinati ai giovani che si trasferiscono per lavoro o studio, in special modo se il trasferimento implica una distanza superiore ai 100 km dalla propria residenza. Questa misura, secondo il sottosegretario, non solo riconosce le nuove dinamiche di mobilità giovanile, ma si propone anche di incentivare l’occupazione in contesti geograficamente più ampi. L’agevolazione, pensata per facilitare l’accesso a nuove opportunità lavorative, può contribuire a migliorare la qualità di vita di molti giovani professionisti.

In questo modo, il governo intende dimostrare un impegno concreto verso le giovani generazioni, rendendo più sostenibile e accessibile il loro percorso di vita e di carriera. La sottosegretario Albano ha chiuso il suo intervento ribadendo l’importanza di continuare a studiare e implementare modelli che possano affrontare le evoluzioni sociali ed economiche, in modo che il welfare possa effettivamente rispondere ai bisogni di tutti i cittadini, promuovendo un tessuto sociale più coeso e inclusivo.

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