Il V Festival Nazionale dell’Economia Civile: Un’analisi dettagliata sulle comunità e sui territori.

Si è conclusa oggi a Firenze la Quinta Edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, organizzato da Federcasse e Confcooperative. Durante l’evento, è emerso il tema delle prossime mosse della Bce e dei contenuti della nuova Manovra, che sono motivo di grande preoccupazione per le comunità e i territori. Il Direttore del Festival, Leonardo Becchetti, ha sottolineato che l’evento ci ha aiutato ad approfondire i segreti del successo delle comunità e dei territori, come l’accesso universale alla sanità e all’istruzione e la forza cooperativa che moltiplica le energie individuali.

Il Festival ha lo scopo di unire e censire le buone pratiche che esistono nel Paese, al fine di promuovere una visione più ampia dell’economia. Più di duecento professori hanno firmato un manifesto in favore di questa visione, che è stata anche elogiata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Papa Francesco. Durante il Festival, si sono svolti numerosi interventi di esperti come Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’Economia, Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace, e Kaushik Basu, ex capo consigliere economico del Governo indiano e capo economico della Banca Mondiale.

Secondo Becchetti, accelerare la transizione ecologica in modo intelligente aumenta la sostenibilità sociale. Inoltre, la coprogrammazione tra settore pubblico, non-profit e imprese profit aumenta le capacità di risposta alle crisi attuali. La cultura è il settore più importante per le società future, in termini di produzione di valore economico. L’economia civile mira a costruire una società in cui la generatività è il traguardo, creando un valore economico che semina valori e non mette a rischio la sostenibilità.

Il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, ha sottolineato l’importanza dell’economia civile nel nostro Paese. Confcooperative, Maurizio Gardini, ha evidenziato che le cooperative possono offrire risposte alle varie forme di povertà. Durante il Festival, sono emerse diverse proposte dei giovani partecipanti, che chiedono un potenziamento degli strumenti di partecipazione politica e sociale. Inoltre, chiedono percorsi formativi più concreti e un’educazione civica ed economica basata sui principi dell’economia civile.

Durante il Festival è stato anche presentato il “Manifesto per una Nuova Economia”, firmato da 210 professori universitari, che propone l’inserimento della sostenibilità e dell’economia civile come materie trasversali in tutti i corsi di laurea, lo sviluppo di alleanze tra università, terzo settore e imprese a supporto delle comunità locali e strumenti di valutazione della sostenibilità per le università e i progetti realizzati.


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