Esiste una disparità nell’accessibilità delle reti di mobilità tra l’area urbana di Milano e l’hinterland. Ne è un esempio il fatto che dove la rete dei mezzi pubblici è più sviluppata, la percentuale di persone che si spostano con questi mezzi è più alta. A Milano città, il trasporto pubblico copre il 55-60% degli spostamenti, mentre l’interscambio dai comuni dell’hinterland verso Milano ha una copertura intorno al 35%. Questa percentuale diminuisce ulteriormente negli spostamenti tra i paesi dell’hinterland. È necessario fare di più per rendere il trasporto pubblico più efficiente anche in queste aree meno servite.
Arrigo Giana, amministratore delegato di Atm, ha sottolineato l’importanza di un trasporto pubblico ben distribuito per spostare la domanda di mobilità su sistemi più efficienti e sostenibili. Il trasporto pubblico permette di trasportare più persone con mezzi a impatto zero, poiché alimentati elettricamente.
Tuttavia, c’è ancora un problema con il Fondo nazionale dei trasporti. Gli investimenti di Regione Lombardia e del Comune di Milano nella mobilità aumentano del 50% i fondi ricevuti dal Fondo nazionale dei trasporti. Questo problema deve essere risolto nonostante l’opposizione di altre regioni. Maggiori investimenti sono necessari per migliorare la qualità del servizio, ma le risorse sono limitate, rendendo la questione ancora più complessa.
Secondo Giana, la scelta di affidarsi al trasporto pubblico deve essere basata sull’efficienza del mezzo, poiché è più veloce ed economico rispetto all’uso dell’auto. L’obiettivo è guadagnare quote di mercato rispetto alle auto, facendo sì che i cittadini scelgano la metropolitana per la sua efficienza. Per raggiungere questo scopo, sono necessari investimenti infrastrutturali, come nella rete ferroviaria suburbana, che necessita di investimenti arretrati degli ultimi trent’anni. Atm sta lavorando per colmare questa lacuna.