Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si mantiene lontano dalla polemica destra-sinistra che infuria a Roma. Nonostante le critiche rivolte al direttore del museo Egizio di Torino Christian Greco, Sangiuliano ha assunto una posizione realpolitik, cercando di non farsi coinvolgere. Il predecessore di Sangiuliano, il senatore dem Dario Franceschini, ha sottolineato che la cultura dovrebbe essere al di sopra degli scontri politici, in quanto rappresenta il patrimonio comune del paese. Anche Vittorio Sgarbi ha difeso Greco dalle critiche, sostenendo che eliminare le persone non fedeli al governo potrebbe ritorsi negativamente. Tuttavia, Andrea Crippa, vicesegretario delle Lega, ha minacciato di fare di tutto per cacciare Greco e ha proposto che Sangiuliano lo rimuova dall’incarico. Nonostante tutto ciò, Sangiuliano ha deciso di non rispondere alle richieste di Crippa, preferendo mantenere buone relazioni con il mondo culturale. Il ministro si è concentrato sulla promozione della cultura, lodando il regista Matteo Garrone e sostenendo la candidatura all’Oscar del suo film “Io capitano”. Inoltre, Sangiuliano ha fornito consigli letterari, mostrando un interesse sia per autori di sinistra che conservatori. Molti a destra hanno apprezzato le parole di Pierfrancesco Favino sulle impersonificazioni di attori stranieri di personaggi italiani, vedendole come una lotta contro l’appropriazione culturale. Queste dichiarazioni hanno creato un ponte tra la sinistra e i sovranisti duri e puri. Sangiuliano si è distanziato dalle polemiche politiche, cercando di mantenere un buon rapporto con entrambe le parti.
Home Il successo di Sangiuliano nel seguire il metodo Franceschini, con un’influenza di sinistra e tanti sorrisi