Il Real Madrid, guidato da Carlo Ancelotti, ha conquistato con autorità la Coppa Intercontinentale, sconfiggendo il Pachuca per 3-0 nella finale disputata a Lusail, in Qatar. Questo successo segna il quindicesimo trofeo nella carriera dell’allenatore emiliano, che diventa così il tecnico più vincente nella storia del club. Le reti decisive sono state siglate da Mbappè, Rodrygo e Vinicius, quest’ultimo autore di un rigore trasformato. I blancos hanno confermato la loro superiorità nel confronto con i messicani, precedentemente campioni della Concacaf Champions League, e hanno dimostrato che il loro dominio nel calcio continua senza sosta.
Una formazione decisa e una partenza contrastante
Carlo Ancelotti ha scelto un undici titolare audace per la sfida del trofeo. A sorpresa, ha optato per Kylian Mbappè, finalmente recuperato da un infortunio, accanto a Rodrygo, Bellingham e Vinicius. Sin dai primi minuti, il Real ha mostrato la sua qualità. Tuttavia, è stato il Pachuca a sorprendere in avvio, creando alcune opportunità pericolose. La superstar belga, Thibaut Courtois, ha dovuto sfoderare un paio di interventi decisivi su Rodriguez e Idrissi, dimostrando ancora una volta di essere uno dei portieri più forti del mondo.
Dopo una fase iniziale controllata, il Real Madrid ha iniziato ad accelerare il ritmo di gioco. Al 37’, un’azione straordinaria ha portato al gol dell’1-0: Bellingham ha trovato gli spazi giusti, il doppio passo di Vinicius è stato determinante e Mbappè, ben posizionato, non ha fallito l’appuntamento con il gol. Questo è stato un momento chiave della partita, che ha dato al Real la tranquillità necessaria per gestire il match con maggiore sicurezza. Le azioni successive hanno mostrato come i blancos avessero preso il controllo psicologico della finale, iniziando a spingere con più convinzione.
La ripresa e il raddoppio decisivo
Nella ripresa, il Real Madrid si è presentato in campo con una mentalità diversa, più rilassata ma sempre determinata a chiudere la partita. Il raddoppio è arrivato rapidamente al 53’ grazie a un’altra grande azione individuale di Rodrygo. Il brasiliano ha ricevuto il pallone da Mbappè, ha finto con il sinistro e, trovando il momento giusto, ha scagliato un destro arcuato che si è insaccato nell’angolo. Prima che il gol fosse convalidato, c’è stata una breve attesa per il controllo VAR a causa di un possibile fuorigioco di Bellingham. Fortunatamente per i blancos, il gol è stato confermato, aumentando il vantaggio.
Dopo il raddoppio, il Pachuca ha tentato di reagire e ha provato a spingersi in avanti per riaprire la partita. Tuttavia, ancora una volta, Courtois si è dimostrato fondamentale, parando con sicurezza i tentativi avversari. La solidità della difesa del Real, abbinata alla lungimiranza del tecnico, ha reso difficile per il Pachuca trovare spazi, segnando ulteriormente la differenza tra le due squadre.
La chiusura della partita e il sigillo finale
All’83’, il Real Madrid ha definitivamente chiuso i conti: un rigore è stato assegnato per un intervento di Idrissi su Lucas Vasquez. Vinicius, dal dischetto, ha dimostrato freddezza e precisione, segnando il terzo gol e completando l’opera. L’atmosfera per il Real era di festa. Anche se il Pachuca ha trovato la forza di tornare in attacco, un gol anulato per fuorigioco ha messo la parola fine a qualsiasi speranza di rimonta. Il 3-0 finale ha sancito una vittoria netta, evidenziando la superiorità dei blancos in questa edizione della Coppa Intercontinentale.
La soddisfazione del Real Madrid è stata palpabile, con Ancelotti che ha potuto gioire per un altro trionfo che arricchisce ulteriormente la sua già straordinaria carriera. Una conferma dello stato di grazia di questa squadra che mira a continuare a dominare nel panorama calcistico internazionale.