Il principe di Monaco visita Palermo con la guida della soprintendente Selima Giuliano

Il Principe Alberto II di Monaco visita Palermo per inaugurare il 43° congresso CIESM, un evento internazionale dedicato alla salvaguardia dell’ecosistema mediterraneo, accompagnato dalla Soprintendente Selima Giuliano.
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Oggi, il Principe Alberto II di Monaco ha compiuto una passeggiata suggestiva nel cuore di Palermo, accompagnato dalla Soprintendente dei Beni Culturali, Selima Giuliano. Questa visita si è svolta in occasione dell’apertura del 43esimo congresso del CIESM, la Commissione Internazionale per l’Esplorazione Scientifica del Mare Mediterraneo, che si tiene presso la storica Real Cavallerizza. Questo congresso raccoglie oltre 400 esperti provenienti da 23 diverse nazioni, un evento cruciale per promuovere la cooperazione scientifica e sviluppare approcci efficaci per la salvaguardia e l’evoluzione dell’ecosistema mediterraneo.

L’importanza del congresso Ciesm e la partecipazione del principe

Il congresso CIESM, che quest’anno festeggia il suo 43° anniversario, costituisce un importante momento di scambio scientifico e di riflessione sui temi cruciali per le future generazioni nel contesto del Mare Mediterraneo. Con la partecipazione di oltre 400 ricercatori e specialisti, l’evento si propone di approfondire e sviluppare strategie per fronteggiare le sfide ecologiche e climatiche che minacciano quest’area. Il Principe Alberto, da sempre attento alle tematiche ambientali, ha deciso di intervenire per sottolineare quanto sia fondamentale l’unione tra ricerca e gestione sostenibile del territorio.

La Real Cavallerizza, dove si è tenuta la cerimonia di inaugurazione, è un importante edificio storico legato alla storia del Palazzo dei Normanni, simbolo della cultura e della tradizione siciliana. Grazie al recupero da parte della Soprintendenza di Palermo, oggi è tornato a risplendere. Un luogo che non solo è sede di eventi culturali, ma anche un punto di riferimento per l’arte e la storia della regione.

Il tour di Palermo: tra storia e cultura

Dopo la cerimonia d’apertura del congresso, il Principe Alberto si è unito alla Soprintendente Selima Giuliano per un tour che ha toccato alcuni dei luoghi più emblematici di Palermo. Il Palazzo dei Normanni, un capolavoro dell’architettura normanna, è stato il primo punto di sosta. Costruito nel IX secolo, il palazzo ha giocato un ruolo cruciale nell’evoluzione storica della Sicilia e continua a essere una meta ambita per turisti e studiosi di tutto il mondo.

La passeggiata si è poi spostata verso la Cattedrale di Palermo, un’affascinante fusione di stili architettonici che raccontano la lunga storia dell’isola. Non poteva mancare una visita alla Chiesa della Martorana, conosciuta per i suoi mosaici bizantini straordinariamente conservati, patrimonio dell’umanità UNESCO. Durante questa visita, il Principe ha espresso la sua ammirazione, esclamando “Superbe!” in più occasioni, un chiaro segno dell’apprezzamento per l’immenso patrimonio storico-culturale che Palermo offre.

La Real Scuderia di Palazzo dei Normanni ha chiuso questo itinerario, un altro esempio della continua opera di restauro e valorizzazione condotta dalla Soprintendenza di Palermo sotto la guida di Selima Giuliano. Riaperta in occasione del congresso CIESM, questa parte del palazzo rappresenta un importante tassello nella promozione della cultura locale.

Un riconoscimento alla Soprintendente Selima Giuliano

La figura di Selima Giuliano, Soprintendente dei Beni Culturali di Palermo, si distingue per l’impegno e la passione che dedica alla preservazione e valorizzazione del patrimonio storico dell’isola. Figlia del vicequestore Boris Giuliano, ucciso dalla mafia nel 1979, ha sempre avuto un forte legame con la storia e l’identità culturale siciliana. Oltre ad aver guidato il Principe Alberto in questo viaggio alla scoperta di Palermo, Giuliano ha già avuto l’onore di accompagnare altre personalità di spicco, tra cui il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il Re Felipe di Spagna e il Presidente del Portogallo.

Il suo lavoro di ricercatrice e restauratrice è stato riconosciuto a livello nazionale e internazionale, rendendola una figura di riferimento nel campo della conservazione del patrimonio culturale. La sua esperienza e professionalità sono state fondamentali nel restituire alla città spazi come la Real Cavallerizza, permettendo così a Palermo di continuare a raccontare la propria storia attraverso una lente di valorizzazione e apertura al mondo.