Il governo Meloni ha annunciato i membri del comitato tecnico-scientifico responsabile dei lavori per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. La scelta dei nomi, fatta dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha suscitato polemiche. Il coordinatore del comitato sarà Alberto Prestininzi, già coinvolto nel progetto del Ponte dal 2001 al 2012 e noto per le sue posizioni sulla negazione dei cambiamenti climatici. La sua nomina ha sollevato critiche da Angelo Bonelli di Europa Verde, che ha programmato un’interrogazione parlamentare.
Bonelli ha affermato che la nomina solleva dubbi e preoccupazioni, poiché l’approccio scientifico dovrebbe basarsi su evidenze e consensi internazionali e non su opinioni personali che negano i cambiamenti climatici. Prestininzi ha anche firmato una petizione che nega l’esistenza di un’urgenza climatica. La scelta del governo ha suscitato ulteriori critiche, soprattutto da parte del gruppo “Invece del ponte”, che si oppone alla costruzione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, sostenendo che la sostenibilità di un’opera così impattante non può essere garantita da qualcuno che nega l’impatto umano sull’ambiente.
Gli altri membri del comitato tecnico-scientifico sono principalmente ex dipendenti della Stretto di Messina SpA, la società statale che è stata riattivata. Ci sono esperti di Scienza delle costruzioni come Claudio Borri dall’Università di Firenze, Andreas Taras dall’ETH di Zurigo, Mauro Dolce dalla Federico II di Napoli e Francesco Karrer dalla Sapienza di Roma. Altri membri includono Giuseppe Muscolino, Paolo Fuschi, Alessio Ferrar e Sara Muggiasca del Politecnico di Milano. Il loro compito è aggiornare gli studi sulla fattibilità del Ponte e sulla sicurezza della progettazione, tenendo conto delle nuove evidenze scientifiche entro il 31 luglio 2024.
Queste sono le informazioni principali riguardo la nomina dei membri del comitato tecnico-scientifico per il ponte sullo Stretto di Messina.