Il papà di Giulia Cecchettin: un’intervista toccante sulla sua lotta emotiva e il suo amore incondizionato per sua figlia

Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha lasciato la sua abitazione a Vigonovo (Venezia) questa mattina e, rivolgendosi ai giornalisti, ha pronunciato poche parole che esprimono tutto il suo dolore: “Non provo rabbia, non provo nulla. Io penso alla mia Giulia che per me ormai non c’è più”. Queste parole toccanti testimoniano la profonda sofferenza di un padre che ha perso la sua amata figlia.

Sit-in degli studenti romani: “Per Giulia e per tutte. Mai Più Vittime!”

Gli studenti dei licei di Roma hanno organizzato un sit-in davanti alle scuole per protestare contro i femminicidi e per ricordare Giulia Cecchettin. Sugli striscioni esposti si leggono frasi come “Per Giulia e per tutte. Mai Più Vittime! Liberiamoci dalla violenza. 25 novembre in piazza”. Questa iniziativa è solo l’inizio di una mobilitazione che si intensificherà durante la settimana. Gli studenti hanno infatti annunciato una giornata di rabbia nelle scuole e nelle università per martedì 21 novembre, in vista della manifestazione nazionale del 25 novembre organizzata da Non una di meno.

Il movimento studentesco Osa: “Contro la violenza e le strumentalizzazioni politiche”

Il movimento studentesco Osa ha espresso la propria indignazione per l’ennesimo femminicidio e ha sottolineato la necessità di manifestare la propria rabbia affinché tragedie come quella di Giulia non si ripetano. Osa ha evidenziato come la società sia permeata da individualismo, competizione e sopraffazione, che si riflettono nella volontà di possesso e nel dominio patriarcale. Tuttavia, il movimento ha anche voluto mettere in guardia contro le strumentalizzazioni politiche che potrebbero derivare da questa tragedia, criticando il Governo Meloni e la classe politica del paese.

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