Il futuro di Khvicha Kvaratskhelia al Napoli è sempre più incerto, con notizie che suggeriscono un interesse serio del Paris Saint-Germain. La possibile cessione del calciatore georgiano potrebbe portare a una considerevole plusvalenza per la società partenopea. Con un contratto fino al 2027 e stipendi inadeguati, per Kvaratskhelia la cessione potrebbe apparire come un passo necessario, sia per il giocatore che per il club.
Secondo le ultime informazioni di mercato, il Paris Saint-Germain è pronto a mettere sul piatto tra 80 e 90 milioni di euro, oltre al cartellino di Milan Skriniar, per acquisire Kvaratskhelia. In questo scenario, il Napoli ha già individuato il possibile sostituto nel kosovaro Edon Zhegrova, attualmente in forza al Lille. L’eventualità che Kvaratskhelia possa lasciare il club in tempi brevi non è da sottovalutare. Sebbene il suo contratto sia valido fino al 2027, ogni tentativo di rinnovo si è fino ad ora dimostrato infruttuoso.
Questo ha sollevato interrogativi sulla permanenza del calciatore all’interno della rosa. Il suo stipendio attuale di circa 1,5 milioni di euro lo colloca tra i meno pagati del team, accanto a giocatori che non hanno un ruolo centrale nel progetto e questo genera una contraddizione significativa. Nonostante il suo recente exploit, il georgiano non ha ricevuto un adeguato riconoscimento economico, suscitando malcontento sia in lui che nei suoi agenti.
La scelta del Napoli di considerare una cessione a metà stagione è un’operazione audace e non priva di rischi. Kvaratskhelia, da fondamentale nel passato, ha visto il suo status cambiare, avvicinandosi a un’eventuale partenza. Le valutazioni che stanno guidando la dirigenza si concentrano su vari fattori economici, capaci di influire sulla decisione finale.
Ad esempio, il Napoli potrebbe trarre vantaggio da un’operazione che generi una plusvalenza considerevole, incassando circa dieci volte la cifra investita per acquisirlo, stimata in oltre 9 milioni di euro pagati alla Dinamo Batumi. Questo approccio potrebbe consentire al club di rimodellare la sua rosa e risparmiare sul rinnovo contrattuale.
La presenza di David Neres, il quale ha mostrato un costante miglioramento con performance notevoli, rappresenta un fattore chiave. Con il suo recente gol contro la Fiorentina, il brasiliano ha dimostrato di poter essere un’alternativa valida a Kvaratskhelia. Le scelte tecniche e di mercato del Napoli, quindi, stanno già prendendo forma, considerato anche il trend attuale della squadra che non ha più necessità di mantenere tutti i suoi attori storici nel ruolo da protagonisti.
Analizzando i numeri di Khvicha Kvaratskhelia, si evidenzia un dicotomia tra prestazioni passate e rendimento attuale. Due anni fa, infatti, il georgiano ha concluso la stagione con 14 gol e 17 assist, rendendo la sua crescita e le sue qualità ben visibili. Tuttavia, la scorsa stagione ha segnato un calo significativo, con 11 gol e 8 assist in un contesto di difficoltà generale per la squadra.
Nel corso di quest’anno, Kvaratskhelia ha riportato 5 gol e 3 assist, ma diversi infortuni e un’annata caratterizzata da alti e bassi hanno contribuito a farlo sentire meno parte della squadra. Questa situazione, unita al rendimento di Neres che ha preso piede, potrebbe influenzare fortemente le decisioni della dirigenza, con il rischio che la sua valutazione di mercato possa scendere ulteriormente.
Se la cessione di Kvaratskhelia si concretizzasse, oltre a Zhegrova, il Napoli potrebbe avere l’opportunità di ingaggiare anche un altro rinforzo difensivo. Milan Skriniar, attualmente al PSG, è un calciatore con esperienza e qualità che potrebbe garantire solidità alla retroguardia partenopea. Con la cessione del georgiano, il club potrebbe ristrutturare la rosa, investendo in giocatori di cui c’è reale bisogno.
Questa strategia testimonierebbe una nuova visione per il Napoli, volta a ringiovanire il gruppo e a concentrarsi maggiormente su giocatori che possono offrire prestazioni elevate nel lungo termine. La cessione di Kvaratskhelia potrebbe dunque rivelarsi una mossa strategica, in grado di riportare equilibrio e competitività, nonostante il peso affettivo che una tale decisione porterebbe con sé.