La mostra dedicata a Hilma af Klint, attualmente in corso presso il museo Guggenheim di Bilbao, è un’importante occasione per esplorare l’opera di una delle artiste più innovative e meno riconosciute del XX secolo. Attraverso una selezione di opere che vanno dal 1906 al 1920, il museo offre ai visitatori l’opportunità di scoprire la profonda simbologia e l’audacia cromatica di un’artista che ha trasformato la percezione dell’arte astratta.
Una pioniera dell’arte astratta
Hilma af Klint è nota come una delle prime artiste a dedicarsi all’arte astratta, ben prima di altri nomi più celebri come Wassily Kandinsky e Piet Mondrian. Le sue opere, prodotte in un periodo di intensa esplorazione spirituale e filosofica, offrono una visione unica e sorprendente del mondo che ci circonda. Af Klint cercava di rappresentare ciò che era impercettibile all’occhio umano, traducendo correnti ed energie in forme visive espressive.
L’artista svedese ha iniziato a produrre dipinti non rappresentativi e fantasiosi, creando un linguaggio visivo innovativo che integrava forme geometriche e segni simbolici. Le sue opere, ricche di colori vivaci e di complessità simbolica, riflettono le sue indagini spirituali e scientifiche, proponendo una nuova dimensione nella comprensione della realtà. La mostra al Guggenheim mette in evidenza il suo desiderio di rappresentare una verità superiore, un concetto che riempie di significato le sue creazioni.
L’eredità culturale e il desiderio di riservatezza
Affascinante è il desiderio di Hilma af Klint, espresso nelle sue ultime volontà, di non vedere esposte le sue opere per almeno vent’anni. Questo desiderio, che riflette una certa consapevolezza sulla propria arte e sulla preparazione del pubblico a riceverla, ha contribuito alla sua relativa invisibilità durante la vita. Ignacio Galán, presidente di Iberdrola e patrocinatore della mostra, ha spiegato come l’artista sia stata incompresa ai suoi tempi, non per mancanza di talento, ma perché il pubblico non fosse pronto a confrontarsi con le innovazioni del suo linguaggio artistico.
La scelta di non pubblicare le sue opere ha avuto un impatto profondo sulla ricezione del suo lavoro, che è stato riscoperto solo negli ultimi decenni. Galán sottolinea come i dipinti di af Klint presentino un universo a sé stante, ricco di codici e segni che ora possono finalmente essere interpretati. Quest’aspetto rende la mostra ancor più preziosa, poiché consente di rivisitare e comprendere una parte significativa della storia dell’arte che è stata a lungo trascurata.
Un viaggio attraverso l’opera di Hilma af Klint
La mostra al museo Guggenheim di Bilbao è suddivisa in otto sale, offrendo ai visitatori un percorso cronologico e tematico attraverso la carriera di Hilma af Klint. L’esposizione inizia con i suoi lavori di tematica più tradizionale, per poi passare ai disegni automatici e alle serie di opere chiave, tra cui “Parsifal” e “Dipinti per il tempio”. Queste ultime opere, composte da 193 dipinti e disegni, esplorano concetti che vanno oltre la semplice vista, cercando di rivelare le forze invisibili che influenzano la nostra esistenza quotidiana.
La mostra culmina con le opere più avanzate di af Klint, caratterizzate da una marcata influenza del pensiero di Rudolf Steiner e dal suo interesse per le forze spirituali della natura. I dipinti geometrici e gli acquerelli esprimono una sofisticata comprensione della vita e della spiritualità, sottolineando l’importanza di vedere oltre il mondo materiale. Questa esibizione rimane un’opportunità imperdibile per un pubblico curioso, desideroso di esplorare il ricco e complesso mondo di Hilma af Klint.
La mostra “Hilma af Klint” al museo Guggenheim di Bilbao invita a una riflessione profonda sull’arte, sull’innovazione e sulla storia di un’artista che ha saputo aprire nuove vie nel panorama dell’arte astratta.