Il Museo del Novecento di Milano riapre con un’esposizione rinnovata e nuove opere in dialogo.

riapertura del museo del novecento di milano con nuova esperienza espositiva in occasione dell’art week e ristrutturazione degli spazi per valorizzare le opere permanenti.
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Il Museo del Novecento di Milano è pronto a riaprire le sue porte ai visitatori con una nuova esperienza espositiva, a partire da domani, in concomitanza con la rinomata Art Week. Questo evento culturale di grande rilevanza segna l’inizio di un percorso che promette di affascinare e coinvolgere il pubblico, grazie a un allestimento che esalta le opere della collezione permanente.

Un rinnovamento in corso

Il Comune di Milano ha comunicato che il progetto di ristrutturazione degli spazi espositivi continuerà anche in autunno, con interventi specifici all’ingresso e alla rampa di accesso, che si affacciano sul cantiere della nuova torre dell’Arengario. La prima area a essere rinnovata è stata quella dedicata al Futurismo, una delle correnti artistiche più rilevanti del Novecento. Qui, i visitatori possono ammirare una delle collezioni di arte futurista più prestigiose a livello internazionale, un vero e proprio viaggio nel tempo che celebra l’innovazione e la modernità.

Un dialogo tra opere e spazio

Proseguendo nel percorso, si incontra “Controverse modernità”, una sezione che analizza gli anni del fascismo, seguita da una sala monografica dedicata a Marino Marini. La Sala Fontana, con la sua iconica “Struttura al Neon per la IX Triennale di Milano”, diventa un simbolo che arricchisce piazza Duomo, mentre lo spazio dedicato a Enrico Baj si apre su piazzetta Reale, rafforzando l’idea del museo come una vera e propria ‘soglia’ tra arte e città.

Tra le opere che catturano l’attenzione, spicca “I funerali dell’anarchico Pinelli”, visibile anche di sera, che stabilisce un dialogo costante con la vita urbana. La sezione Noveau Réalisme, allestita nella galleria “Gesti e processi”, gioca con il concetto di interno ed esterno, grazie al progetto di Christo e alle fotografie di Ugo Mulas, che immortalano l’impacchettamento della statua equestre di Vittorio Emanuele II, offrendo una vista suggestiva sui portici adiacenti.

Un’esposizione da non perdere

Dal 5 aprile al 29 giugno, il museo ospiterà la mostra “Rauschenberg e il Novecento”, che introduce una nuova modalità espositiva. Otto opere selezionate si integreranno nel percorso museale, creando un dialogo diretto con la collezione permanente, un’opportunità imperdibile per gli appassionati d’arte.

L’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, ha espresso il suo entusiasmo: “Il nuovo allestimento della collezione permanente del Museo del Novecento restituisce alla città un percorso espositivo ripensato per valorizzare il dialogo tra le opere e con il pubblico”. Con queste parole, Sacchi sottolinea l’importanza di un museo che non è solo un luogo di esposizione, ma un punto di incontro tra arte e comunità.

Con un’offerta così ricca e variegata, il Museo del Novecento si conferma come un polo culturale di riferimento, pronto a stupire e a coinvolgere i visitatori in un’esperienza artistica unica.

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