Il prossimo 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, verrà presentato a Treglio, nel Comune del Frentano, un affresco dedicato a Giulia Cecchettin, la giovane donna brutalmente uccisa dal suo ex ragazzo. Quest’opera, intitolata ‘Da Franca Viola a Mahsa Amini: il diritto di dire NO!’, sarà realizzata sui muri della scuola primaria del paese. Treglio, conosciuto come il paese dell’affresco, è da anni un luogo in cui si promuove l’arte murale.
L’obiettivo di questo lavoro è quello di rendere omaggio a Giulia Cecchettin, diventata simbolo di una lotta più ampia contro la violenza di genere. Antonella D’Addario, docente di storia dell’arte e presidente dell’associazione Treglio Affrescata, composta principalmente da donne, sottolinea l’importanza di condividere questa storia e la sua rappresentazione per mantenere vivo il dibattito sulla violenza sulle donne nella società odierna.
Anche l’amministrazione comunale di Treglio, guidata dal sindaco Massimiliano Berghella, si impegna a sensibilizzare ed educare attraverso l’arte. Giuseppina Di Renzo, assessore comunale alle Pari Opportunità, sottolinea che la tragica fine di Giulia è un ulteriore esempio di violenza di genere che non può essere ignorato. L’attenzione verso questo problema deve essere costante e coinvolgere tutti i settori della società. La mattina del 25 novembre sarà un momento di riflessione e ricordo per Giulia e per tutte le donne vittime di violenza.
L’inaugurazione dell’affresco avverrà alle 10.30 e sarà seguita da interventi istituzionali, tra cui quello della dirigente dell’Istituto Comprensivo di Treglio e delle rappresentanti di associazioni culturali che si occupano della tutela delle donne. La manifestazione si concluderà con una performance dei più piccoli sul tema del rifiuto della violenza sulle donne.
Questo evento rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la violenza di genere, dimostrando come l’arte possa essere uno strumento efficace per sensibilizzare e educare la società. La memoria di Giulia Cecchettin e di tutte le donne vittime di violenza continuerà a vivere attraverso questo affresco, che diventa un simbolo di speranza e di impegno per un futuro migliore.
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