Il giovane di Oldham, Manchester, era stato sottratto alla nonna dalla madre e dal nonno, diretti verso una comunità spirituale in Marocco.
Oldham, Manchester – Dopo sei lunghi anni di incertezza, il Regno Unito attende con speranza il ritorno di Alex Batty, scomparso nel 2017 all’età di undici anni. La sua storia, un intricato intreccio familiare, ha trovato una svolta inaspettata con il suo ritrovamento in Francia.
Nel 2017, Alex fu portato in vacanza a Marbella dalla madre, all’epoca 37enne, e dal nonno, 58enne, contro la volontà della nonna, sua tutrice legale. Loro avevano promesso che sarebbero tornati dopo due settimane, ma quel ritorno non avvenne mai. La nonna, Susan Caruana, temeva che i due avessero portato Alex in Marocco per unirsi a una setta, sospettando che non credessero nell’istruzione tradizionale.
La madre e l’ex marito avevano già vissuto in una comune in Marocco nel 2014, in una sorta di comunità spirituale alla ricerca di “uno stile di vita alternativo”. Questa scelta aveva portato alla fuga con Alex nel 2017, lasciando la nonna all’oscuro del destino del giovane.
Dopo sei anni di mistero, Alex è stato individuato in Francia da un motociclista. A piedi, con zaino e skateboard, senza documenti. Raccontando di aver vissuto in una comune itinerante, ha spiegato di aver deciso di cambiare vita e intraprendere un percorso proprio.
Dopo essere stato identificato attraverso il ritratto distribuito all’Interpol, le autorità francesi hanno avviato una procedura accelerata per consegnare il giovane ai funzionari consolari britannici. Alex ha espresso immediatamente il desiderio di “tornare a casa”, e nonostante non presenti segni di maltrattamento, sembra provato dall’odissea vissuta.
Il Regno Unito si prepara ora ad accogliere Alex Batty, sperando che il suo ritorno segni l’inizio di una nuova fase della sua vita, lontano dalle ombre del passato.
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