Il Ministro Valditara svela come ha ribaltato l’approccio fascista alla scuola

A partire dall’anno scolastico 2023/2024, nelle scuole sarà avviato un progetto contro la violenza sulle donne. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si aspetta una risposta positiva a questa iniziativa. Durante un’intervista a La Stampa, ha dichiarato che queste lezioni saranno condotte da insegnanti appositamente formati e si concentreranno sul coinvolgimento diretto degli studenti in gruppi di autoriflessione.

Secondo il ministro, questo progetto rappresenta un esempio della scuola costituzionale che si sta realizzando, dove la persona dello studente è al centro e si rompe l’impostazione fascista che metteva la persona al servizio dello Stato.

Valditara crede che sia importante promuovere una cultura del rispetto nelle scuole. La recente riforma del sistema di valutazione e delle sospensioni, approvate dal Consiglio dei ministri, non è solo punitiva, ma ha l’obiettivo di educare gli studenti al rispetto del prossimo. Le attività di approfondimento su questo argomento saranno seguite da una relazione che gli studenti dovranno presentare ai loro insegnanti, insieme ad attività di cittadinanza solidale.

Il ministro ha anche espresso la volontà di porre fine alle controversie legali con il Tar. Ha discusso con il presidente del Consiglio di Stato la necessità di semplificare le leggi per rendere la vita degli amministratori scolastici e degli insegnanti più facile e per evitare contenziosi.

Infine, Valditara ha sottolineato l’importanza del progetto Agenda Sud, che coinvolgerà 2000 scuole del Mezzogiorno, di cui 245 situati in contesti particolarmente disagiati. A Caivano, questo progetto rappresenterà un’opportunità pilota, che sarà monitorata dal ministero. Sarà anche l’occasione per sperimentare nuove forme di didattica, basate su attività di laboratorio e coinvolgimento dei genitori. Complessivamente, sono previsti stanziamenti di 325 milioni di euro per il progetto.

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