Il Litorale di Roma, un tempo cuore pulsante della movida estiva, oggi si trova di fronte a una crisi senza precedenti. Gli operatori turistici e balneari hanno deciso di rompere il silenzio con una lettera indirizzata al Sindaco Gualtieri, esprimendo il loro disappunto e preoccupazione per una stagione che rischia di trasformarsi in un disastro economico.
Quella che doveva essere una stagione di rilancio turistico sembra destinata a diventare un funerale per le imprese della balneazione e dell’intrattenimento. La “Ostia by night”, un tempo simbolo di vita notturna e divertimento, è ormai solo un nostalgico ricordo. Siamo a luglio inoltrato e le autorizzazioni per eventi musicali e danzanti non sono ancora arrivate. Questo ha portato a una totale assenza di vita notturna nel Lido di Roma.
Nella lettera inviata al Campidoglio, gli operatori fanno riferimento a numerosi incontri con il Dipartimento Cultura di Roma Capitale e l’Assessorato Patrimonio, incontri che, nonostante le ripetute segnalazioni, non hanno portato a nessuna soluzione concreta. Il muro del Campidoglio sembra più impenetrabile delle onde del mare, lasciando gli operatori balneari senza risposte e senza speranze.
Giunti alla fine di luglio, tutte le sigle del comparto turistico balneare hanno espresso la loro frustrazione e delusione.
“Visto il ritardo delle risposte degli uffici competenti”
Scrivono:
“E’ considerando il periodo della stagione balneare già inoltrata, gli organizzatori, le società di service e la forza lavoro già contrattualizzate hanno dovuto cercare altre destinazioni.”
Con grande dispiacere, annunciano di ritirarsi dall’iter autorizzativo per le serate danzanti.
Consapevoli delle conseguenze, gli operatori ammettono di condannare il lungomare romano al buio ed al silenzio. Questa mancanza di attività notturna non solo priva i turisti di divertimento, ma potrebbe anche portare a problemi sociali e di sicurezza.
“La mancanza di attuazione dell’Ordinanza del 30 aprile 2024” continua la lettera al Sindaco, comporterà il collasso economico ed occupazionale di tutto il litorale. Le ripercussioni saranno gravissime e si estenderanno a tutto l’indotto, colpendo duramente l’economia locale.
In conclusione, gli operatori sottolineano come il comparto degli intrattenimenti sia solo l’ultima delle défaillance in una più ampia offerta turistica del “Mare di Roma”. Un’occasione di rilancio irrimediabilmente perduta, che allontana il litorale romano dalle ambiziose strategie di destinazione della città. Con il boom di turisti registrato nella Capitale, l’assenza di un’adeguata offerta di intrattenimento sul mare rappresenta una grave mancanza rispetto ad altre capitali del mondo.
Gli operatori turistici e balneari concludono con un appello al Sindaco Gualtieri: salvare il Mare di Roma da una stagione che rischia di essere ricordata solo per il suo buio e silenzio. Solo un intervento tempestivo potrà ridare vita al litorale e riportare il turismo al suo antico splendore.