Il Genoa si appresta ad affrontare una sfida terribilmente affascinante contro la Roma, un incontro che non si limita a rappresentare la classica rivalità calcistica ma anche l’opportunità di rompere un tabù che dura da oltre trent’anni. Dopo aver conquistato la prima vittoria casalinga in questo campionato contro il Parma, i rossoblù si trovano ora di fronte a una sfida che potrebbe rivelarsi cruciale per il prosieguo della loro stagione.
L’ultima volta che il Genoa è riuscito a festeggiare una vittoria all’Olimpico risale al 1990, quando le mura del celebre stadio romano erano in fase di ristrutturazione per i Mondiali. In quell’occasione, il gol decisivo fu realizzato da Aguilera, un momento che è rimasto impresso nella memoria collettiva dei tifosi rossoblù. Da allora, ogni tentativo di replicare quel successo è stato infruttuoso, e l’imminente partita contro la Roma rappresenta quindi sia un’occasione per i giocatori, sia una sfida da affrontare con grande determinazione.
Secondo l’allenatore Thiago Vieira, l’emozione di affrontare un avversario di tale levatura e di giocare in uno stadio che può accogliere oltre 75 mila persone è caratterizzato da un’atmosfera unica. Il mister è consapevole delle difficoltà ma invita i suoi ragazzi a mantenere la calma: “Dobbiamo gestire le emozioni e pensare a giocare. Se riusciremo a mantenere la concentrazione, potremmo mettere in difficoltà i nostri avversari.”
Vieira ha analizzato con sincerità i punti di forza e di debolezza della Roma, sottolineando l’importanza della qualità dei singoli, alcuni dei quali hanno esperienza internazionale. “Giocare contro la Roma di Ranieri non è mai semplice; hanno giocatori forti che possono decidere la partita.” Tuttavia, il tecnico è fermamente convinto della qualità della propria squadra e dell’obiettivo di esprimere il miglior gioco possibile.
Una delle affermazioni più importanti riguarda la necessità di non limitarsi a una tattica difensiva. “Non possiamo pensare solo a difenderci – ha ribadito Vieira – dobbiamo cercare di pressare e giocare il nostro calcio.” Questa mentalità è cruciale, soprattutto perché il Genoa ha già dimostrato di saper segnare e di avere potenzialità offensive.
La squadra affronterà l’incontro con alcune assenze significative. Il centrocampista Badelj non sarà disponibile, così come Ekuban, Vitinha e Norton-Cuffy. Ciò pone interrogativi sull’undici titolare, in particolare riguardo al sostituto di Badelj e l’utilizzo di Messias. Vieira ha fatto sapere che il club valuterà la situazione dello stesso Messias con attenzione, sottolineando la necessità di gestire le risorse in modo oculato: “È un giocatore importante, ma dobbiamo prenderci cura del suo stato di salute.”
In alternativa, il tecnico sta considerando diverse opzioni. “Ho provato alcuni giocatori come Kassa e Masini, che si sono sempre comportati bene quando chiamati in causa. Anche Miretti potrebbe adattarsi, ma credo che le sue qualità specifiche sarebbero più utili in una posizione avanzata.”
Mentre il Genoa si prepara a entrare in campo, l’attenzione è tutta sulla possibilità di scardinare un tabù che dura da troppo tempo, creando un momento di riscatto che potrebbe rilanciare la stagione e il morale della squadra.