Il festival del metaverso 2023: Europa in cerca di una regolamentazione per l’innovazione digitale

Inizia oggi il “Festival del Metaverso” ad Angi, con esperti che discutono di regolamentazione e sviluppo tecnologico in Europa, evidenziando l’importanza di norme chiare per favorire innovazione e diritti umani.
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Inizia oggi la terza edizione del “Festival del Metaverso” di Angi, con il titolo “AI&VR Festival, Multiverse World”. L’evento, che si tiene ad Angi, ha visto la partecipazione di esperti del settore, volti noti dell’industria digitale e protagonisti delle politiche europee. Al centro del dibattito vi è stata la questione della regolamentazione e dello sviluppo tecnologico in Europa, una tematica cruciale in un’epoca caratterizzata da rapidi progressi nel campo dell’intelligenza artificiale e della realtà virtuale. Il panel “Regolamentazione e sviluppo: l’Europa al bivio” ha visto la presenza di relatori di spicco che hanno condiviso opinioni e preoccupazioni riguardo le normative attuali e future.

L’intervento di Flavio Arzarello di Meta: regole chiare per un futuro sostenibile

Flavio Arzarello, Public Policy Manager di Meta per l’Italia, ha aperto il suo intervento sottolineando l’esigenza di una regolamentazione equilibrata. “Dobbiamo fare in modo che questa regolamentazione, spesso eccessiva, non privi le imprese e i cittadini europei di molti servizi”, ha dichiarato. Arzarello ha evidenziato la complessità del panorama normativo europeo, già afflitto da un’abbondanza di regolamenti e autorità nel settore digitale. “Abbiamo più di 100 norme al digitale e 270 regolatori”, ha evidenziato, sottolineando come questa situazione complicata rendesse difficile la gestione delle operazioni transfrontaliere delle aziende.

In particolare, Arzarello ha mostrato la sua preoccupazione per l’impatto che questa incertezza giuridica ha sullo sviluppo dei servizi basati sull’intelligenza artificiale. Ha riferito che alcune aziende, inclusa Meta, hanno rinunciato a lanciare servizi innovativi in Europa a causa delle norme poco chiare, danneggiando sia le realtà imprenditoriali che gli utenti. Ad esempio, ha parlato della partnership con Luxottica per gli occhiali smart, sottolineando che l’implementazione della componente AI è stata bloccata da una mancanza di chiarezza normativa.

Arzarello ha anche messo in risalto l’importanza dell’open-source come strumento strategico. “L’open-source permette di scaricare il codice e mantenere i dati in locale”, ha affermato, suggerendo che rappresenti un’opportunità per l’Europa per sviluppare applicazioni specifiche in vari settori. Il manager ha concluso il suo intervento con una richiesta chiara: regole certe e un’applicazione uniforme delle norme, enfatizzando la necessità di valutare gli impatti delle decisioni normative sulla competitività del mercato.

La posizione di Agostino Ghiglia: i diritti al primo posto

Agostino Ghiglia, membro del Garante per la protezione dei dati personali, ha portato un’importante visione sui diritti umani all’interno della discussione. “I diritti e le libertà fondamentali delle persone devono essere al centro delle tecnologie”, ha affermato, rimarcando l’importanza di non ostacolare il progresso tecnologico. Ghiglia ha concordato con Arzarello riguardo all’iper-regolamentazione, evidenziando che il numero eccessivo di sportelli normativi rappresenta un ostacolo alla presenza di un dialogo efficace tra le grandi aziende e le istituzioni.

La sua proposta di istituire un’autorità europea unificata per la protezione dei dati, come l’EDPB, è stata accolta con favore. Ghiglia ha sottolineato che dover interagire con 27 autorità di garanzia per la protezione dei dati risulta essere un problema per le aziende. Ha messo in guardia anche contro l’iper-regolamentazione, suggerendo che non diventi una scusa per raccogliere indiscriminatamente dati per addestrare modelli di AI. Ha evocato lo slogan “Il dato è mio e me lo gestisco io”, sottolineando così l’importanza di mantenere il controllo sui propri dati.

La riflessione del presidente Alessandro Giglio Vigna: un approccio strategico alla digitalizzazione

Il dibattito su regolamentazione e innovazione non si è esaurito durante il festival, avendo precedentemente attirato anche l’attenzione di Alessandro Giglio Vigna, presidente della Commissione Politiche Ue della Camera dei Deputati. Vigna ha delineato come l’incentivazione del mondo digitale possa effettivamente aiutare le fasce della popolazione meno abbienti, semplificando l’accesso ai servizi digitali. “Sarà una grande rivoluzione”, ha dichiarato, auspicando una normativa che non solo imponga limiti ma si dimostri anche aperta e pragmatica.

Il deputato ha rimarcato la necessità di un approccio strategico alla digitalizzazione, evidenziando come essa rappresenti una battaglia essenziale per i diritti civili e l’inclusione sociale. La digitalizzazione, secondo Vigna, è una questione di equità, in quanto può ridurre il divario tra le diverse classi sociali e fornire opportunità a quelli che, altrimenti, rimarrebbero esclusi dai benefici dell’innovazione tecnologica. Queste affermazioni evidenziano un consenso crescente tra i relatori riguardo la necessità di una normativa finalmente mirata alla crescita e alla competitività, a beneficio di tutti gli attori coinvolti nel panorama digitale europeo.