Il ritorno della questione delle case ERP a Fiumicino
La questione delle case ERP situate in via Berlinguer a Fiumicino è tornata al centro dell’attenzione, sollevando interrogativi fondamentali sulla tutela delle famiglie. Questo argomento, spesso messo in secondo piano, richiede una considerazione approfondita, specialmente in un contesto in cui le vite di numerosi cittadini sono a rischio. Non si tratta di abusivismo o occupazioni illegali, bensì di famiglie che vivono in abitazioni acquistate o assegnate attraverso procedure ufficiali, con prezzi fissati dal Comune e non dal mercato.
La minaccia dello sgombero imminente
Attualmente, queste famiglie si trovano a dover affrontare la minaccia di uno sgombero imminente, bloccate in una intricata rete giuridico-amministrativa. È importante notare che il sindaco ha avviato un dialogo con il prefetto per cercare soluzioni, ma è cruciale evidenziare che la politica non può limitarsi a gestire le emergenze. Deve, piuttosto, impegnarsi attivamente per prevenire ingiustizie che colpiscono i cittadini più vulnerabili.
Le responsabilità del Comune
Se ci sono dubbi sull’iter autorizzativo, è fondamentale che il Comune, anche in considerazione delle decisioni prese da amministrazioni passate, non si sottragga alle proprie responsabilità . Non è accettabile trasferire il peso di queste incertezze a chi, oggi, rischia di perdere il proprio tetto. La casa non è solo un bene materiale; simboleggia stabilità , dignità e un futuro per le famiglie.
Una visione umana della politica
La situazione attuale richiede una visione più umana da parte della politica, capace di distinguere tra chi sfrutta il sistema e chi, al contrario, ha rispettato le regole, riponendo fiducia nelle istituzioni. Punire chi ha agito in buona fede sarebbe un’ingiustizia inaccettabile. È giunto il momento che la politica si faccia carico delle reali esigenze dei cittadini, garantendo loro il diritto a un’abitazione dignitosa e sicura.