Il settore degli appalti pubblici in Italia si prepara ad affrontare un’importante fase di trasformazione per il 2024, con un budget stimato di oltre 400 miliardi. Tuttavia, le fondamenta del Codice dei Contratti Pubblici sembrano ancora fragili, specialmente in relazione al ruolo cruciale del Responsabile Unico del Progetto . In un incontro tenutosi oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, Daniele Ricciardi, Presidente di Assorup, ha espresso preoccupazione per il futuro degli appalti, ponendo l’accento su problematiche non ancora risolte.
La denuncia di Assorup
Durante la conferenza stampa, Ricciardi ha evidenziato come il Codice dei Contratti Pubblici, nonostante le recenti modifiche apportate dal Decreto Correttivo, rischi di diventare una grande opera incompiuta, simile alla vela di Calatrava a Roma o al Ponte sullo Stretto. La questione centrale riguarda il riconoscimento e la qualificazione del RUP, un elemento fondamentale per garantire l’efficacia e l’efficienza degli appalti pubblici. Ricciardi ha sottolineato che centinaia di migliaia di lavoratori, funzionari e dirigenti sono coinvolti nella realizzazione di servizi e infrastrutture vitali per i cittadini, e che il loro operato deve poggiare su basi solide e ben definite.
Aldo Areddu del Centro Studi di Assorup ha richiamato l’attenzione su un percorso partecipato che ha raccolto numerose proposte di correzione, evidenziando come l’attuale correttivo si concentri su questioni importanti, ma comunque parziali. In particolare, Areddu ha messo in evidenza la mancanza di un’iniziativa per istituire una Patente per il RUP, proposta che l’Associazione ha portato avanti sin dalle prime audizioni parlamentari nel 2023, con l’intenzione di aumentare la professionalità e la preparazione nel settore.
La professionalità del RUP come vantaggio per tutti
Gino Giuntini, Presidente del Consorzio Leonardo Servizi e Lavori, ha condiviso l’opinione che una figura di RUP adeguatamente formata possa apportare vantaggi significativi non solo alla pubblica amministrazione, ma anche al mercato delle imprese. Giuntini ha dichiarato che la preparazione del RUP contribuisce a ridurre gli oneri e gli sprechi, permettendo una gestione più fluida e proficua dei progetti. Gli interventi di Giuntini sono stati supportati da Andrea De Maio, Presidente della Fondazione Inarcassa, ribadendo l’importanza di avere professionisti competenti nel settore.
Questa visione è stata ulteriormente sviluppata dai rappresentanti di Assopm, come Marco Arcuri, il quale ha evidenziato che anche i progetti di piccole dimensioni richiedono un adeguato grado di specializzazione. La professionalità del RUP emerge come una questione cruciale per il successo dei progetti pubblici, al fine di garantire che ogni opera sia gestita con la dovuta attenzione e responsabilità .
La formazione come chiave di volta
Un segmento significativo della conferenza è stato dedicato al tema della formazione per i RUP. Adele Tramontano ha messo in evidenza l’importanza delle competenze necessarie per gestire l’intero ciclo del contratto, dall’affidamento fino all’esecuzione. La formazione continua è vista come un’opportunità fondamentale, in particolare con le straordinarie risorse offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Tramontano ha insistito sull’urgenza di cogliere queste occasioni per migliorare le abilità e le conoscenze del personale coinvolto.
Assorup si è quindi posizionata in prima linea per supportare gli enti nell’accesso ai finanziamenti Performa, gestiti da Formez, per facilitare la realizzazione di percorsi formativi. Con un contribuito che può arrivare fino a 100.000 euro, Assorup mira a garantire che il personale coinvolto negli appalti pubblici disponga degli strumenti necessari per affrontare le sfide del mercato.
Ricciardi ha concluso la conferenza lanciando un appello per l’istituzione di una commissione d’indagine che possa analizzare lo stato attuale dei RUP in Italia. È fondamentale acquisire dati su un aspetto cruciale: quanti professionisti siano qualificati e formati per ricoprire il ruolo di RUP, quanti ricevano adeguata formazione e quali incentivi previsti dalla legge vengano effettivamente erogati. L’indagine conoscitiva proposta rappresenta un passo importante verso un settore degli appalti più trasparente e ben strutturato.